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Il Puzzone di Moena conquista il podio all’Italian Cheese Awards

Il rinomato formaggio a crosta lavata premiato nella categoria pasta molle nel corso della 7a edizione della Italian Cheese Awards

Caseificio di Predazzo e Moena, insieme a Consorzio Trentingrana e al Consorzio di tutela del Puzzone DOP, annunciano la vittoria del primo premio agli Italian Cheese Awards 2022 nella categoria Pasta Molle del Puzzone di Moena DOP, il formaggio da latte vaccino crudo a crosta lavata dal sapore e dall’aroma inconfondibili.

Il premio è il più importante riconoscimento nazionale dedicato alle migliori produzioni casearie fatte con latte e caglio 100% italiani. In particolare, il riconoscimento è stato assegnato a una forma stagionata 300 giorni prodotta dal Caseificio di Predazzo e Moena, una delle 17 latterie cooperative associate al Consorzio Trentingrana, che è il maggior produttore di questo formaggio nonché sede del Consorzio di Tutela della DOP, di cui fanno parte anche il Caseificio Val di Fassa, il Caseificio Val di Fiemme e il Caseificio di Primiero.

Luigi Defrancesco, Presidente del Caseificio di Predazzo e Moena, commenta –“Il Premio Italian Cheese Awards riconosce la qualità e la bontà genuina del Puzzone di Moena DOP e ci rende particolarmente fieri, perché premia una specialità casearia tradizionale che, grazie ad un processo di affinamento peculiare e artigianale riesce a regalare  sapori e aromi inconfondibili” – e prosegue – “In particolare, il Puzzone di Moena è uno dei formaggi più apprezzati dagli intenditori e dai consumatori che ricercano prodotti sani, saporiti e con una forte personalità”.

Il Puzzone di Moena DOP è un formaggio a latte crudo fatto solo con latte di montagna, sale e caglio, senza alcun additivo o conservante. La sua caratteristica fondamentale è la “crosta lavata”, data dal processo di “spugnatura” settimanale, fatta con acqua tiepida e sale, durante la stagionatura della forma. Il risultato è un sapore robusto, intenso, lievemente e gradevolmente salato e/o piccante, con un percettibile retrogusto amarognolo. La spugnatura, in particolar modo, influisce sull’aroma che risulta intenso e penetrante – da qui il nome – e sul colore della crosta, che può variare dal giallo ocra al marrone chiaro o rossiccio. È un formaggio completamente naturale: le vacche sono alimentate solo con erba e fiori dei pascoli e degli alpeggi estivi, fieno e mangimi rigorosamente no OGM, senza utilizzo di insilati.

Note di degustazione

Di forma cilindrica e con facce piane, presenta normalmente una crosta liscia sottile con una patina untuosa ed una colorazione più scura partendo dall’ocra fino ad arrivare al marrone o al rossiccio. La pasta è molle di colore giallo paglierino con occhiatura uniforme di dimensione medio-piccola. L’odore è intenso, persistente, con riconoscimenti fruttati di drupacee, vegetali di erba e tostati di nocciola. Il sapore è prevalentemente dolce di media intensità e salato di media-bassa intensità con un gusto amaro di bassa intensità. L’aroma è intenso ed in linea con le sensazioni olfattive. Le sensazioni trigeminali sono assenti, ma nei formaggi stagionati si può avvertire una nota piccante di bassa intensità. La struttura in bocca è morbida, solubile e adesiva.

Il Puzzone di Moena può essere consumato in purezza, con insalate di verdure crude o cotte oppure con miele millefiori o marmellata di pesche. In cucina si abbina ottimamente a polenta, cipolle e patate, inoltre, viene impiegato nel ripieno dei tortelloni, assieme a spinaci e ricotta oppure per condire gnocchi o riso. Può essere utilizzato anche per insaporire svariati piatti, dagli gnocchi, agli arrosti, allo strudel salato, fino alla pizza ed è perfetto anche per preparare la fonduta. Da provare, infine, con la frutta, in particolare coi fichi, sia freschi che secchi.

L’abbinamento ideale di questo formaggio è con vini di corpo e buona aromaticità, sia bianchi che rossi. Tradizionalmente si privilegiano i vini del territorio, come il Gewurztraminer altoatesino, il Traminer, il Marzemino d’Isera, il Teroldego, solo per citarne alcuni.