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Il primo weekend di giugno a PRATO c’è più GUSTO

eatPRATO 4-5-6 giugno: non più una sola location ma spazi che si moltiplicano. E le degustazioni regalano un nuovo skyline sulla città

Torna dopo un anno di stop forzato eatPRATO Estate, il Festival del Gusto che ha il cuore pulsante al Giardino Buonamici e coinvolge anche tante altre location en plein air della Prato più bella e monumentale.

E con l’arrivo dell’estate, oltre ai colori e ai profumi, nel primo weekend di giugno, saranno i sapori a regalare di nuovo la gioia di una grande esperienza dal vivo.

Torna la eatPRATO People: tornano in campo il popolo foodie ma anche gli artigiani del gusto. Si ritrova, in assoluta sicurezza, il piacere dello star bene condividendo tante diverse esperienze enogastronomiche insieme agli chef, ai fornai, ai maestri pasticcieri, ai produttori vinicoli.

“L’appuntamento estivo di EatPRATO è l’evento centrale di questa manifestazione che ci accompagnerà per tutto il 2021. Siamo molto soddisfatti di poterlo riproporre dopo un anno di pausa, a causa della pandemia, con una formula più ampia e rinnovata che valorizza nel modo più completo la tradizione enogastronomica, artistica e culturale pratese. Un modo per ripartire insieme, in sicurezza, investendo ancora una volta sulla promozione e l’attrattività turistica del nostro territorio” afferma Gabriele Bosi, Assessore al Turismo di Prato.

Dal 4 al 6 giugno Prato diventa il “salotto buono” della Toscana, un palcoscenico del gusto che miscela il food con l’arte, i vini con le più belle architetture del centro storico.

Una grande festa della convivialità all’aria aperta in una cornice scenografica di verde e di luci, di musica e racconti anche perché Prato è sempre più una città in fermento, una fucina e una cucina di idee!

A cominciare dall’anteprima venerdì 4 giugno con l’ormai consueto lancio della new entry nella collezione dei dolci di pasticcieria made in Prato, la novità che ad ogni edizione lancia il Maestro Pasticciere Paolo Sacchetti. Presentazione a numero contingentato dal vivo e in streaming alle ore 18.30 presso la Pasticcieria Nuovo Mondo a due passi dal duomo.

E dal giorno dopo si entra nel vivo dell’evento diffuso presentato e animato in tutti gli appuntamenti da CRISTIANO TOMEI, chef e noto volto televisivo.

Non più una sola location infatti,  ma spazi che si moltiplicano in una città che ha fatto del gusto una chiave di lettura del buon vivere.

Quartier generale il Giardino Buonamici con l’evento clou, le cene sotto le stelle sabato 5 e domenica 6 giugno, a firma di 12 chef, 6 pasticcieri, 6 fornai. Una vera Food Court con cucina a vista nel cuore del centro storico incastonata tra le antiche mura cittadine.

Gli show cooking sia sabato 5 che domenica 6 giugno invece trovano casa presso il suggestivo teatro di Manifatture Digitali, polo avanzato della cultura cinematografica nell’antico complesso di Santa Caterina.

Mentre le degustazioni (wine tasting e grappe), sia sabato 5 che domenica 6 giugno, per la prima volta saliranno “in quota” e si terranno in spazi altezza tetti del tutto esclusivi e normalmente non accessibili.

E se al Giardino Buonamici la cucina è a vista, qui i wine tasting sono con vista!

Insomma una città fooding tutto l’anno ma che nella tre giorni di giugno diventa una vera e propria galassia golosa.

E a fare da raccordo tra i vari eventi e spazi il fil rouge dell’arte e della storia raccontate attraverso visite narranti da guide esperte in giro per la città miscelando sapori e parole. Perché da sempre eatPRATO crea contaminazioni virtuose tra l’agroalimentare e il paesaggio, tra l’enogastronomia e il patrimonio storico artistico.

Si comincia sabato mattina con il talk che strizza l’occhio a quell’anima sempre più aperta di una città che da lungo tempo ha fatto del multiculturalismo una risorsa, e anche nel food ha un bel fermento etnico. Ecco allora un viaggio insolito nella cultura gastronomica giapponese attraverso i manga. Spunti e appunti perfetti per i veri nerd della ristorazione. MANGA e FOOD è a Manifatture Digitali sabato 5 giugno alle ore 10.30.

Scorrendo il programma, sotto i riflettori degli show cooking quest’anno va soprattutto l’ARTE BIANCA con il ciclo di trasformazione completa, da farina Gran Prato a prodotto finito come è il pane, la pizza, il biscotto di Prato, e addirittura un prodotto tutto nuovo a fare da testimonial di una Prato da sgranocchiare all time. Insomma, tutte lhe specialità da forno di una bakery toscana contemporanea che va ben oltre  l’alimento base  del pane e crea nuovi gusti e stili.

Non a caso alcune delle esibizioni tra forni e fornelli, con pubblico dal vivo contingentato e in streaming, avranno a riferimento simbolico il ciclo di affreschi di Filippo Lippi in duomo, dove sulla tavola del banchetto della Danza di Salomè si scorge proprio la bozza, il pane tipico della tradizione contadina pratese.

E proprio il pane, un’eccellenza pratese a base del grano Gran Prato prodotto secondo i disciplinari del progetto di filiera corta cerealicola e trasformato in farina Gran Prato dal Molino Bardazzi, mulino storico attivo dal 1919, è uno dei protagonisti di eatPRATO 2021 che chiama ad esibirsi negli show cooking alcuni dei fornai storici della città accanto ai giovani maestri della lievitazione.

Pane ed abbinamenti d’elezione come quello con la mortadella di Prato IGP, Presidio Slow Food, frutto del connubio di alchermes e spezie; ma anche pane e riciclo, riutilizzo in cucina anche in piatti fine dining forti di una tradizione che sul tema ha molto da dire… come ricaveremo dal racconto di due chef.

Ma non di solo pane… vive Prato che  vede da un po’ di tempo a questa parte anche una new wave della pizza che sempre più spesso sposa i fornelli al forno…

E saranno allora due pizzaioli evoluti a dare il senso di cosa vuole dire fare pizza contemporanea di altissima qualità e artigianalità, con risvolti gourmet forti anche del rapporto col territorio e coi suoi prodotti d’elezione.

Ed eccoci infine ad una delle eccellenze assolute e da tempo consolidate della città, l’ARTE PASTICCIERA, per la quale Prato, rappresenta non solo un’avanguardia del gusto ma anche un polo di formazione. E non a caso spesso se ne parla come una delle capitali della Sweet Valley italiana.

Tra gli show cooking in programma infatti,, anche quello degli ex allievi ALMA formatisi nei laboratori dei Maestri Pasticcieri Luca Mannori e Paolo Sacchetti: chi sono e cosa fanno oggi gli stagisti più promettenti e come hanno portato nell’alta pasticcieria in giro per l’Italia l’esperienza sulle tipicità pratesi.

E ancora, le esibizioni più attese dai più giovani: gli show drink incentrati sul food pairing. Due show MIX&MATCH che vedono affiancati due chef e due bar tender pratesi. Old fashion e twist con prodotti e botaniche locals, ma soprattutto una mixology dove protagonista è il Vermouth bianco di Prato e i liquori prodotti in città.

E’ dai vini, 90 etichette sul territorio per 14 produttori, e un vino, il Carmignano DOCG, tra le più piccole DOCG del Bel Paese (con circa 200 ettari di vigneti), nonché la più antica al mondo, che arriva una delle novità più spettacolari di questa edizione, dal momento che tutti i wine tasting al calar del sole e le degustazioni di grappe del territorio sotto le stelle in abbinamento al cioccolato e al biscotto di Prato, si svolgeranno “in quota”, punti d’osservazione privilegiata da dove ammirare una Prato da un nuovo punto di vista da dove sembrerà quasi di accarezzarla.

Ecco le location da cui ammirare un nuovo skyline sorseggiando un calice di vino: le Mura e i Bastioni del Castello dell’Imperatore, il coronamento superiore tutto merlato del Cassero e la Terrazza del Palazzo Pretorio. In ogni spazio prima della degustazione il pubblico godrà anche di una visita storico artistica dell’edificio e di quella porzione di città vista da lassù.

Appuntamento allora al primo weekend di giugno mentre la città già si popola della eatPRATO People sui totem in giro per la città davanti alle location della manifestazione con la campagna grafica curata da Stefano Roiz il cui concept visual gioca con il ritratto reinterpretandolo e iconizzandolo così da fare dei “maestri” del gusto una  poetica icona pop che condivide emozioni e sapori col popolo foodie. Complicità ed empatia in uno dei primi eventi live dell’era post Covid!