Il Castello di Thiene lancia la nuova esperienza di visita digital
Il castello di Thiene punta su tecnologia e innovazione per attrarre i visitatori e rendere la visita avvincente ed entusiasmante
L’Italia è un paese ricco di arte, storia e tradizione, con un patrimonio culturale che include castelli, ville e borghi affascinanti.
Il Castello di Thiene, una delle ville nobiliari più suggestive del Veneto
Tra queste gemme, il Castello di Thiene, situato a pochi chilometri da Vicenza, rappresenta una delle più suggestive residenze nobiliari del Veneto. Sebbene venga chiamato “castello”, questa struttura del XV secolo non è un castello medievale nel senso stretto del termine, ma piuttosto una villa signorile fortificata che fonde armoniosamente elementi gotici e rinascimentali. Questa meravigliosa dimora privata del XV secolo, con le sue sale finalmente affrescate, corredate da mobili e dipinti d’epoca, è aperta al pubblico e ospita a settembre un’importante mostra mercato dedicata al giardinaggio biologico e biodinamico, mentre a novembre quello sull’artigianato. Simbolo della città di Thiene, fa parte dell’Associazione Dimore Storiche d’Italia (ADSI).
Il progetto che ha trasformato la visita del patrimonio artistico in un’esperienza unica ed interattiva
Oltre alla sua importanza architettonica, artistica e storica, questa magnifica residenza è recentemente stata protagonista di un innovativo progetto digitale che sta rivoluzionando il modo in cui i visitatori vivono l’esperienza del patrimonio culturale e la visita del maniero. Grazie all’iniziativa della proprietà, in modo particolare di Francesca di Thiene, il castello ha, infatti, adottato tecnologie avanzate e all’avanguardia, come la realtà aumentata, specchi magici e una app interattiva, per offrire ai visitatori un viaggio immersivo a 360 gradi attraverso le bellezze del patrimonio artistico e storico della dimora.
Un percorso museale innovativo ed un’esperienza sensoriale unica nel suo genere
Quest’imponente iniziativa, che ha trasformato la visita al castello in un’esperienza unica, ha coinvolto diversi fornitori e partner, ciascuno con un proprio ambito di specializzazione. Questo programma ha raggruppato diverse esigenze ed obiettivi, tra cui quello di attrarre un maggior numero di turisti, soprattutto internazionali, e punta a supportare la transizione ecologica e digitale nel settore culturale. L’adozione di tecnologie innovative, come la realtà aumentata, l’intelligenza artificiale, la modellizzazione in 3D, la digitalizzazione del patrimonio artistico, solo per citarne alcune, ha permesso di combinare passato e presente, fantasia e realtà, per raccontare la storia e vivere il museo in modo diverso, più coinvolgente e dinamico.
A guidare il visitatore nella visita sono una app interattiva con realtà aumentata e gli specchi magici.
Gli specchi magici: portali per far vivere al visitatore i momenti salienti e l’atmosfera della vita di corte
Uno degli elementi più affascinanti di questo progetto sono gli specchi magici, posizionati in diverse stanze del castello, perfettamente ed elegantemente integrati con il contesto di riferimento. Questi specchi, grazie a sensori di movimento, si attivano automaticamente quando i visitatori si avvicinano, mostrando scene animate del passato corredate da immagini, video e voci narranti. I personaggi che si alternano nelle varie scene, gli stessi immortalati nei quadri alle pareti, prendono così vita sullo schermo, raccontando storie di corte, quiz, curiosità e aneddoti divertenti, offrendo un’immersione senza precedenti nella vita quotidiana della nobiltà del XV secolo. I racconti hanno come oggetto gli argomenti i più disparati: si passa dai giochi in uso al castello, alla vita della donna con i suoi usi e costumi ed i canoni di bellezza, fino ai cavalli e ai cavalieri, un tema molto importante, visto che qui venivano venduti i cavalli. Un diverso modo di fare story telling, colorito con dettagli e particolari che non si trovano nei libri di storia, mirato a fornire uno spaccato dell’epoca e a rendere la visita divertente, oltre che istruttiva.
Tutto viene interpretato con grande ironia, umorismo e giocosità, cercando sempre di offrire una prospettiva diversa e inusuale. Per esempio, a svelare retroscena sulla vita delle donne di corte è la fidata damigella, addetta alla vestizione, mentre il racconto dei giochi è affidato ad un personaggio immaginario che perde sempre. Per rendere i contenuti fruibili ad un maggior numero di turisti, l’audio è stato realizzato in inglese, ma i sottotitoli sono in italiano.
La digitalizzazione del patrimonio: un modo per salvaguardarlo e renderlo fruibile
All’interno della app è possibile trovare approfondimenti dettagliati su opere d’arte, arredi e avvenimenti storici. Un ponte tra l’animazione degli specchi, la storia, l’arte e i fatti effettivamente accaduti. La ricchezza delle informazioni qui depositate, frutto di un meticoloso lavoro di ricerca storica, è stata resa possibile anche dal lavoro di censimento, classificazione e digitalizzazione di tutto il patrimonio artistico e storico del Castello di Thiene. Un altro aspetto cruciale di questa iniziativa, che ha permesso di analizzare e archiviare digitalmente una vasta quantità di documenti, dipinti e arredi d’epoca, garantendo la loro conservazione e rendendoli accessibili anche al di fuori delle visite fisiche.
La realtà virtuale per cogliere le trasformazioni del tempo e far vedere ciò che non c’è più
A giocare un ruolo chiave nel percorso di visita è anche la realtà aumentata. Attraverso l’app del castello, i visitatori possono non solo approfondire i contenuti e i dati storici, ma anche visualizzare ricostruzioni digitali di ambienti storici e ammirare quelle parti del castello che sono state modificate nel corso dei secoli. L’app consente di esplorare virtualmente anche zone non accessibili, come la chiesa adiacente e la grotta del giardino, offrendo una visione completa del passato e delle trasformazioni del maniero e farsi, così, un’idea realistica del suo antico splendore.
I diversi Partner di questo colossale progetto e la coerenza del messaggio d’insieme
Per sviluppare l’intero progetto, fortemente voluto da Francesca e dalla famiglia di Thiene e finanziato parzialmente dalla Regione Veneto per accelerare la transizione ecologica e digitale nel settore della cultura, sono stati selezionati partner nazionali e internazionali: le nuove esperienze multimediali sono state affidate allo studio portoghese ViziAR, che ha progettato la realtà aumentata, e alla milanese Dotdotdot, che l’ha integrata all’interno degli specchi magici. Artshell, l’azienda specializzata in archiviazione digitale a supporto di arte e cultura, ha, poi, curato l’inventariazione artistica e digitale del patrimonio del Castello, mentre Weble si è occupata della consulenza di Web Marketing, del re-styling ex-novo del sito web, della facilitazione delle attività di prenotazione delle visite on line e della divulgazione degli eventi organizzati oltre che delle attività di posizionamento sui motori di ricerca, con Emedia Group che ha curato la parte di Media Relation e PR. A coordinare i diversi fornitori di questa iniziativa è stato Paolo Giulini, founding di Culture Edition e Board Member di UBI fondazione CAB, che ha avuto tra l’altro il merito di integrare i diversi ambiti e approccio, comunicando un messaggio coerente in tutte le sue diverse componenti.
Il futuro del turismo culturale: un modello di riferimento per altre residenze
Questa sinergia tra tecnologia e cultura ha permesso di valorizzare al massimo il Castello di Thiene, offrendo al pubblico una visione moderna e tecnologica di un luogo storico di pregio. Un esempio virtuoso di come la tecnologia possa essere utilizzata per rendere il turismo culturale più avvincente e accessibile. L’integrazione di realtà aumentata, intelligenza artificiale e digitalizzazione, non solo arricchisce l’esperienza dei visitatori, ma contribuisce anche alla conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale italiano. Una chiara dimostrazione di come il passato e il futuro possano convivere armoniosamente, offrendo una nuova prospettiva per gestire il patrimonio artistico e storico del Veneto, e ponendosi come modello per altre residenze storiche che desiderano abbracciare l’era digitale.
Grazie a queste innovazioni, il castello continuerà ad affascinare visitatori di tutto il mondo, mantenendo vivo il suo glorioso passato e proiettandolo verso il futuro.
I sapori del territorio al Bistro 91 per rendere l’esperienza ancora più appagante
Bistrot 91, inaugurato da pochi mesi e situato nel cuore del centro storico, proprio vicino al Castello, rappresenta un ottimo indirizzo per unire cultura, storia e piaceri della gola. Gestito dai due giovani fratelli Alessandro e Silvia Cavalli, propone, in un ambiente moderno, caldo e accogliente, una cucina casalinga rivisitata in chiave contemporanea. Qui si possono trovare piatti ricercati come bigoli con anatra sfilacciata cotta a bassa temperatura o, accanto a pietanze più tradizionali come la lasagnetta al ragù di cortile, la polenta con finferli e salame o la parmigiana di melanzane. Da non perdere la degustazione di un calice di vino locale, come il Vespaiolo bianco, un vino di buona acidità, struttura e sapidità, prodotto sia in versione ferma che frizzante nella zona di Breganze, simbolo della storia, della tradizione e della cultura del territorio vicentino.