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Firriato: degustazioni di alcuni tra i migliori vini Firriato a Baglio Soria

Le degustazioni guidate di Baglio Soria raccontano le eccellenze dei vini delle Cantine Firriato per un’esperienza sensoriale di gran classe

Le esperienze proposte da Baglio Soria, l’esclusivo Wine Resort delle Cantine Firriato di proprietà della famiglia Di Gaetano, permettono di intraprendere un appassionante viaggio alla scoperta di alcuni tra i molteplici vitigni autoctoni presenti in Sicilia e dei pregiati vini dell’azienda.

Questa suggestivo baglio, dove è possibile anche soggiornare, è immerso tra ulivi e vigneti in località Paceco, non lontano da Trapani (vedi articolo Enoturismo in Sicilia: alcune esperienze top da non perdere).

Le degustazioni guidate, con o senza abbinamento di cibo, sono normalmente supportate da video, integrati da dettagliate spiegazioni che riguardano il tipo di suolo, le peculiarità dell’ambiente pedo-climatico, le tecniche produttive e le caratteristiche organolettiche del vino.

L’obiettivo è quello di far comprendere meglio al visitatore il forte legame che esiste tra il dolce nettare di Bacco ed il territorio, svelando quei piccoli segreti che contribuiscono a rendere unici i prodotti dell’azienda, come l’utilizzo di un equipe di 50 enologi al servizio del Presidente (che decide) per garantire un prodotto oggettivamente d’alta qualità.

Tra le varie esperienze consigliamo vivamente di scegliere un pacchetto che preveda l’abbinamento cibo-vino, come Scoprire la Sicilia e- i terroir di Firriato”: una degustazione dedicata a sei vini di Firriato – tra cui anche l’olio – abbinati a prodotti tipici del territorio. Qui a ciascun calice vengono abbinati prelibati finger food realizzato dall’abile Resident Chef del resort. Un vero e proprio plus per vivere un’esperienza multi-sensoriale veramente di alto livello, complice anche l’eccellente qualità dei vini.

Racconto della degustazione

Olio

Oltre al vino, l’azienda produce anche olio biologico con le olive di Nocellara (prodotto dop) e di Cerasuola provenienti dagli ulivi centenari delle tenute di Baglio Sorìa e di Borgo Guarini. Un olio leggermente piccante caratterizzato da una buona struttura, ma al tempo stesso dal gusto delicato e intenso, che al naso ricorda pomodoro acerbo. Punta lievemente amara nel finale.

Gaudensius – Blanc de Noir – Metodo Classico Brut – Etna doc a base di Nerello Mascalese

Gaudensius è uno spumante metodo classivo vulcanico, floreale e marino. Questo vino, che testimonia come anche la Sicilia abbia molto da dire in fatto di produzione spumantistica di qualità, viene prodotto con le uve di Nerello Mascalese in purezza che provengono dalle pendici dell’Etna.

Esame visivo: bollicina caratterizzata da un perlage finissimo dal color giallo paglierino brillante.

Esame olfattivo: profumi intensi dove prevalgono le note floreali, tra cui si distinguono la zagara, la ginestra, i fiori di campo ed il sambuco.

Esame gustativo: fresco, ma al tempo stesso morbido e dai toni aggraziati. Il terreno vulcanico tra collina e mare si ritrova in modo evidente nel finale sapido, lievemente ammandorlato.

In abbinamento: tartare di pesce.

Jasmin – Zibibbo secco

Questo interessante vino bianco secco è realizzato con le uve di Zibibbo raccolte sui terreni delle Tenute di Borgo Guarini vendemmiate tra agosto e settembre.

Esame visivo: giallo paglierino limpido.

Esame olfattivo: si esprime all’olfatto attraverso fragranze floreali, tra cui spicca il gelsomino, che si mescolano a note agrumate.

Esame gusto-olfattivo: acidità e sapidità caratterizzano un percorso gustativo lineare e vivace, che conduce verso un gradevole finale.

In abbinamento: cetriolo e formaggio fresco di produttori locali. Abbinamento molto azzeccato.

Favinia – La Muciara – Zibibbo, Grillo e Catarratto

Un vino marino, raffinato ed elegante, il cui nome è l’abbreviazione di Favignana, l’isola delle Egadi poco distante da Trapani, mentre la Muciara è la barca del Rais, un modo per evidenziare anche in etichetta il rimando alle tradizioni locali.

E’ un blend costituito da uve di Grillo, Catarratto e Zibibbo, tre vitigni autoctoni della Sicilia occidentale, che provengono dai cinque ettari di terreno coltivati ad alberello che l’azienda possiede sull’isola di Favignana in prossimità del mare. L’elemento distintivo di questo vino bianco è sicuramente il terroir, che trae nutrimento dal particolare ambiente circostante. L’isola è, infatti, ricca di alghe marine, che si sbriciolano e penetrano nel sottosuolo, contribuendo così a trasferire all’uva quella mineralità che si ritrova nelle piacevoli note saline e salmastre del vino. Ad arricchire ulteriormente la composizione e la complessità del suolo contribuiscono anche i gabbiani, che pescano in mare i pesci e consumano il loro “pasto” sull’isola dove si depositano gli scheletri, che così si mischiano col suolo.

L’uva viene vendemmiata a fine agosto in cassettine piccole di legno che poi vengono trasportate dai pescherecci all’aperto: altro elemento importante che permette alle uve di continuare a giovare del benefico influsso della brezza marina. Giunte negli stabilimenti vinicoli di Paceto, vengono pigiate, trasformate in mosto e fatte fermentare in silos d’acciaio per 6 mesi, per poi essere imbottigliate e lasciate riposare in cantina per un periodo di almeno 4 mesi.

Esame visivo: giallo paglierino con riflessi verdognoli.

Esame olfattivo: naso incentrato su evidenze floreali di zagara e sambuco integrate da profumi di timo e lavanda.

Esame gusto- olfattivo. il sorso è morbido, dalla sapidità ben espressa e bilanciato dalla vivace spalla acida. Finale persistente.

In abbinamento: pesce spada marinato. Da provare anche con sgombro, triglia, cous cous.

Cavanera – Rovo delle Coturnie – Etna Rosso Doc a base di Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio

Questo vino prende il nome della contrada che si trova sull’Etna dove l’azienda ha recentemente creato una nuova cantina. Premiato dal Gambero rosso con 3 bicchieri, è prodotto da un blend di uve rosse coltivate sull’Etna: 80% di Nerello Mascalese e 20% di Nerello Cappuccio, entrambi due vitigni autoctoni a bacca rossa tipici dell’entroterra etnea.

Le uve sono raccolte la seconda settimana di ottobre e vinificate nella tenuta dell’azienda dell’Etna. Dopo la pigiatura, l’uva viene fatta fermentare a temperatura controllata, prima in acciaio, poi in botti di Slavonia, dove sostano per un anno. Dopo un breve passaggio anche in barrique, il vino rimane in bottiglia per un periodo minimo di sei mesi prima della messa sul mercato. Maggiore è il tempo di riposo in cantina, maggiori sono le emozioni che riesce a regalare, in quanto migliora col tempo. Il Cavanera che abbiamo degustato è del 2014 (quindi ha 7 anni) e conferma gli eccellenti giudizi della critica.

Esame visivo: nel calice si presenta con un bellissimo color rubino con riflessi granata molto luminosi.

Esame olfattivo: variegato corredo odoroso che si esplicita in profumi di frutti rossi, lamponi, mirtilli e petali di rosa, cui seguono intriganti tocchi balsamici. Epilogo caratterizzato da una nota di pepe nero.

Esame gusto-olfattivo: il sorso è caldo, vellutato, con trama tannica ben integrata che dà spessore al gusto. Lunga persistenza, gradevole e appagante chiusura.

In abbinamento: salame pasquarola, prodotto proprio nei pressi dell’azienda. Da provare con tonno rosso, cernia, ricciola e selvaggina.

Harmonium – Doc sicilia a base di Nero D’avola (Annata 2014)

Vino strutturato, equilibrato e speziato, 100% nero d’Avola e 3 bicchieri Gambero Rosso.

La sua particolarità è la perfetta armonia di tre cru diversi, in quanto viene prodotto con uve Nero d’Avola provenienti da tre differenti appezzamenti di terreno, la Ferla, la Beccaccia e la Lepre, presenti in etichetta e raffigurati da tre donne. Si tratta di tre terroir dove crescono uve sempre appartenenti alla tipologia varietale di Nero d’Avola, ma dislocati in diverse aree della Sicilia che contribuiscono ognuna a conferire al vino un carattere unico, grazie alle differenti caratteristiche pedoclimatiche.

La Beccaccia si trova a sud, nei pressi di Segesta, vicino ad un torrente in una zona molto soleggiata. Il grappolo si compone di acini medio grandi e conferisce al vino sentori fruttati. Il secondo cru si chiama Lepre e si trova a sud est di Borgo Guarini in una zona molto ventosa e contribuisce a conferire il tannino. L’acino si presenta di piccole dimensioni. L’ultimo cru di Nero d’Avola si trova a Nord di Borgo Marina a 300 metri sopra il livello del mare. Il clima qui è più freddo e l’acino si presenta di grandi dimensioni e povero di zuccheri. E’ proprio questa varietà che dona la giusta acidità al vino.

Le tre varietà vengono vendemmiate in periodi diversi, quindi sottoposte a processi di vinificazione differenti e poi stoccate sempre in modo separato in botte, per essere infine assemblate in percentuali che variano di anno in anno. Dopo l’assaggio dei tre campioni, l’enologo infatti decide la ripartizione dei tre blend. Dopo l’imbottigliamento il vino sosta in cantina come minimo per altri sei mesi.

Esame visivo: rosso rubino profondo.

Esame olfattivo. al naso risulta complesso e speziato. Di primo impatto si percepiscono note di prugna, ciliegia sotto spirito e liquirizia che si fondono con ricordi di chiodi di garofano e sentori di tabacco.

Esame gusto-olfattivo: dal gusto elegante, si sviluppa preciso ed ordinato, mostrando struttura ed equilibrio. Tannino nobile, armonioso e lunga persistenza.

In abbinamento: cacio cavallo prodotto da un’azienda casearia locale situata nelle vicinanze, un formaggio dal gusto intenso che grazie alla sua buona struttura permette di esaltare il gusto del vino. Eccellente anche in abbinamento a carni rosse e formaggi stagionati.

L’Ecrú – Passito IGT Sicilia – Zibibbo 100%

Un vino passito prodotto con uve Zibibbo coltivate a Borgo Guarina che hanno la particolarità di essere raccolte durante due vendemmie.

Questo il singolare processo di vinificazione: nell’ultima settimana di agosto viene raccolta una parte dell’uva, messa a terra su canne di bambù nei giardini di appassimento e ruotata quotidianamente per 30 o 40 giorni dai contadini fintanto che passa dal colore verde fino a diventare passa. Una volta pronta, viene portata in cantina, dove i contadini tolgono e selezionano gli acini ad uno ad uno. L’uva viene poi posizionata in ceste in cantina in attesa della seconda vendemmia. In ottobre viene raccolta anche l’uva maturata nella pianta madre per la trasformazione in mosto ed aggiunta nel processo di fermentazione dell’uva precedentemente trattata, processo che prosegue per circa un mese a temperatura controllata di 18 gradi. Il mosto viene filtrato, messo in acciaio per sei mesi, poi imbottigliato e tenuto ad invecchiare in cantina per altri sei mesi.

Esame visivo: colore giallo oro.

Esame olfattivo: spazia da sentori di miele di acacia, albicocca, fichi secchi e frutta candita a piacevoli ricordi di salvia e maggiorana.

Esame gusto-olfattivo: sorso morbido e avvolgente, perfettamente equilibrato nella componente fresco-sapida. Lungo finale fruttato.

In abbinamento: cannolo. Ideale a fine cena, accompagnato da dessert leggeri, frutti di bosco, pasta di mandorle e dolci a base di ricotta.

Per informazioni

Firriato Distribuzione Srl

Via Trapani 4 · Paceco (TP) – Italy

info@firriato.it

https://firriato.it/

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