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Mammarà: il nuovo tempio degli amanti del pesce e della cucina gourmet

Una splendida locanda che porta la Sicilia nel piatto, tra tradizione, abbinamenti inusuali, contaminazioni e variazioni creative                

Tra i grattacieli del centralissimo quartiere milanese di Porta Nuova è stato aperto da poco un nuovo locale che propone cucina di alto livello a base di pesce fresco e prelibato. È il Mammarà, un progetto dello chef Matteo Casamichela da cui ha preso vita, grazie a un gruppo di investitori guidati dallo Chef Operation Manager Christian Busca, una locanda dal sapore di casa, elegante e raffinata, dove gustare le eccellenze eno-gastronomiche della Sicilia, abilmente rivisitate con amore, gusto e fantasia. Qui lo Chef Patron Matteo Casamichela accoglie e sorprende i suoi ospiti con la sua cucina gourmet, contemporanea e moderna, che offre la giusta via di mezzo tra sapori del territorio, materie prime di qualità e cucina d’autore.

Estroverso, socievole e talentuoso, Matteo nasce in provincia di Caltagirone in Sicilia, terra alla quale è molto legato, nonostante le lunghe permanenze all’estero. Dopo una laurea in Economia ed un inizio di carriera in banca, Matteo decide di dedicarsi al suo grande amore, la cucina, una passione ereditata dalla nonna. Così si diploma all’Alma e matura una serie di esperienze in giro per il mondo, lavorando anche come cuoco in esclusive case private a Londra. Poi, durante la pandemia, decide di mettersi in gioco accettando questa nuova avventura meneghina con l’intento di portare in tavola la sua Sicilia, proponendo agli ospiti un’esperienza multisensoriale particolare con l’ambizione di creare un modello di riferimento da esportare, in futuro, anche in altre città.

Il concept e l’estro dello chef come elementi distintivi del Mammarà

A fare la differenza è l’estro creativo dello chef e la sua capacità di proporre abbinamenti inconsueti e armonici, giocando con gli ingredienti e i punti di cottura ma rispettando sempre la materia prima. Anche se la cucina della nonna, le specialità isolane ed i prodotti della tradizione rimangono il file rouge delle sue creazioni, le sue ricette sono sempre impreziosite da un tocco personale, contaminazioni esotiche e rivisitazioni che traggono spunto dalle esperienze maturate in giro per il mondo. Ad accompagnarlo in questa sua impresa tre importanti donne, tra cui sua figlia e sua nonna, alla quale è dedicato questo ristorante.

Il nome Mammarà un omaggio alla cucina della nonna

Il nome “mammarà” in dialetto siciliano significa “Grande Mamma” ed è stato scelto sia per omaggiare la nonna dello chef che per comunicare la filosofia a cui si ispira questa nuova location. Il ristorante conserva, infatti, il carattere appassionato e amante della ricerca e della sperimentazione di “mammarà”: abile cuoca di grande personalità, nei ricordi d’infanzia dello chef la nonna era sempre indaffarata tra i fornelli, alla costante ricerca di qualcosa di nuovo, per invogliare il nipotino un po’ magrolino a mangiare o per creare sensazioni da portare con sé quando viveva lontano da casa.

La nonna, d’altra parte, nell’immaginario collettivo è il simbolo del calore del focolaio domestico, la custode dei saperi, segreti e tradizioni antiche che si tramandano nel tempo. Evoca il ricordo dei pranzi conviviali in famiglia con il buon cibo che gioca il ruolo di collante fra diverse generazioni. In particolare, in Sicilia la nonna è l’emblema di un tipo di cucina matriarcale, che si fonda su valori come genuinità, qualità, padronanza dell’arte culinaria e ospitalità per cui la Sicilia è rinomata ovunque. Un nome che esprime, quindi, in modo immediato lo spirito del locale: un luogo accogliente, conviviale, rilassante, dove mangiare bene, sperimentare qualcosa di nuovo, tornare e sentirsi bene, divertendosi mangiando.

L’ambiente elegante e raffinato e la Capsule Collection

Se da una parte nel locale aleggia l’atmosfera intima, accogliente e familiare di casa, dall’altra l’ambiente è elegante, ricercato e raffinato, con allestimenti e arredi curati nel minimo dettaglio e d’irreprensibile buon gusto. I graziosi lampadari a forma di fiori rossi creano un piacevole contrasto con le pareti color tortora, mentre gli arredi ricercati, i particolari e gli oggetti di design, tra cui gli elementi che compongono il tableware e la Capsule Collection di piatti creata in collaborazione col design olandese di gioielli Philip Sajet, contribuiscono a dare un tocco molto glamour rendendo l’esperienza gastronomica anche un piacere edonistico.

A ricordare la terra natia dello chef troviamo le iconiche statue dei Mori di Caltagirone, presenti in diverse dimensioni, compresa la versione ridotta come centro tavola. Persino il piccolo carrello scarlatto posizionato all’entrata con all’interno alcune bottiglie in libera mescita al calice, rammenta vagamente i carretti siciliani. Tutto a Mammarà ruota intorno alla cucina, abitabile e a vista, intesa come luogo conviviale dove mangiare condividendo opinioni, pensieri e sensazioni. Non a caso, al centro del locale, c’è proprio il grande bancone, che affaccia sulla zona cottura. Qui è possibile sedere sia per l’aperitivo che per il pranzo o la cena, ammirando lo staff che volteggia tra il bar e i fornelli.

Le caratteristiche principali della cucina di Mammarà

L’obiettivo è quello di far conoscere le eccellenze della tradizione culinaria del territorio, una delle più ricche, varie ed apprezzate d’Italia e al tempo stesso di rendere l’esperienza gastronomica non convenzionale ma sempre nuova e avvincente. A rendere speciale ogni menù contribuisce naturalmente l’estro creativo dello chef, che trae spunto anche dall’esperienza maturata in giro per il mondo che si aggiunge a saperi antichi, patrimonio di famiglia e delle tradizioni isolane. Ogni preparazione è frutto di un accurato e costante studio finalizzato a esaltare al massimo la materia prima e a stimolare tutti i sensi. A fare la differenza, a questo proposito, contribuisce anche la scelta degli ingredienti, sempre freschissimi e di primissima qualità, come il Gambero Rosso di Mazara del Vallo o l’olio monocultivar della varietà Tonda Iblea.

L’inconfutabile abilità dello chef si esprime, anche nel riuscire a proporre, in tutte le diverse creazioni, una cucina semplice, ma al tempo stesso ricercata, basata su di un armonioso gioco di consistenze, con abbinamenti inediti, ma sempre bilanciati e azzeccati. Il risultato è una sinfonia armonica di sapori magistralmente orchestrati, resa possibile anche grazie all’impeccabile esecuzione dei piatti, indice di una perfetta padronanza delle tecniche dell’arte culinaria e della ricerca del giusto punto di cottura.

Evoluzioni future

Il Mammarà s’inserisce, infatti, in un ambizioso piano di sviluppo finalizzato ad aprire altri ristoranti analoghi in tutta Italia, fedeli naturalmente alla stessa filosofia. Un indirizzo da tenere in considerazione se si vuole mangiare pesce fresco di qualità e si vuole vivere un’esperienza multisensoriale diversa dal solito, dal sapore di casa.

Orari di apertura

Dal martedì al sabato 11:30 – 15:00 / 18:30 – 23:00 / Lunedì e domenica 12:00 – 16:00

Per informazioni

Mammarà bistrot

Via Vincenzo Viviani, 8 – 20124 Milano

info@mammara.it

https://mammara.it/