Eventi

Slow Food presenta la nuova guida Osterie d’Italia 2023

Osterie d’Italia 2023 firmata Slow Food: la guida che valorizza le osterie che nei territori costruiscono la sovranità alimentare   

La 33esima edizione di Osterie d’Italia racconta la ristorazione italiana più autentica attraverso le visite e le recensioni di più di 240 collaboratori sparsi in tutta Italia, in una rete fitta e capillare: 1730 indirizzi di osterie, agriturismi, enoteche con cucina e ristoranti segnalati per la cucina territoriale, con una rigorosa selezione degli ingredienti ed il prezzo giusto.

Le novità

Un ottimo segnale dello stato di salute di questo specifico segmento di ristorazione è dato dall’alto numero di nuovi ingressi, ben 139 rispetto alla scorsa edizione. Accanto allo storico riconoscimento della Chiocciola e della Bottiglia, in Osterie d’Italia 2023 compare un nuovo riconoscimento: il Bere Bene, assegnato a quelle osterie che offrono, accanto o in sostituzione a una valida proposta di vini, una selezione di bevande alcoliche e non – birre artigianali, distillati, cocktail ma anche succhi, estratti e infusi – scelti con attenzione e personalità.

A ricevere la Chiocciola nella trentatreesima edizione della guida sono 270 osterie, mentre ad aggiudicarsi la Bottiglia e il Bere Bene sono rispettivamente in 450 e 126 locali. La regione con il maggior numero di Chiocciole è la Toscana (27), seguita dal Piemonte (26) e dalla Campania (25).

Ai simboli che guidano il lettore nel racconto della proposta di ogni osteria – come l’orto di proprietà, una selezione di formaggi, una buona offerta vegetariana, di vini al calice e tanti altri – si uniscono due novità che mettono in luce le eccellenze e gli elementi rappresentativi del territorio proposti da ogni osteria: il simbolo del pane, assegnato alle osterie con un eccellente cestino del pane e di prodotti da forno, autoprodotti o reperiti da fornai di qualità̀, e il simbolo dell’olio, ai locali che valorizzano l’olio extravergine d’oliva sia a tavola che in cucina, secondo una selezione oculata di prodotti d’eccellenza e rappresentativi del territorio.

A completare uno spaccato così dettagliato sono ancora gli inserti regionali, ovvero sezioni dedicate a realtà con specifiche peculiari di ogni regione: ne sono esempio le pizzerie in Campania, i fornelli in Puglia e le piadinerie in Emilia Romagna, e ancora i trippai toscani, i farinotti liguri e i mangiari di strada siciliani.

I premi speciali

Il premio Miglior Oste è andato a Roberto Casamenti e Alessandra Bazzocchi de La Campanara – Pianetto di Galeata (FC).

Il premio Miglior Carta dei Vini è stato consegnato da Elena Tassone, responsabile marketing, e Lorenzo Zirilli, art director di Acqua San Bernardo a Devetak – Savogna d’Isonzo (GO).

Ad aggiudicarsi il premio Miglior Interpretazione della Cucina Regionale è stata l’osteria Sora Maria e Arcangelo – Olevano Romano (RM).

Il Premio Miglior Giovane Vittorio Fusari Franciacorta è stato consegnato da Simona Luraghi, amministratore delegato del Consorzio Franciacorta, a Greta Gemmi di Al Resù – Lozio (BS).

Pietro Rovatti, brand consultant di Parmigiano Reggiano, ha consegnato il premio Miglior Dispensa all’Enoteca della Valpolicella – Fumane (VR).

Infine, il Premio Selezione Bere Bene è andato a ben tre osterie: Controvento – Porto Sant’Elpidio (FM), Ada – San Sperate (SU), Da Roberto Taverna in Montisi – Montalcino (SI).

I numeri della guida:

– 1730 osterie, agriturismi, enoteche con cucina e ristoranti segnalati;

– più di 240 collaboratori sparsi su tutto il territorio italiano;

– 139 novità;

– 270 locali premiati con la Chiocciola per l’eccellente proposta e per l’ambiente, la cucina e l’accoglienza in sintonia con Slow Food;

– 126 locali premiati con il Bere Bene, un nuovo riconoscimento per la curata selezione di bevande: birre artigianali, succhi, infusi, cocktail e distillati;

– 450 locali premiati con la Bottiglia per la curata selezione di vini.

Per informazioni

Osterie d’Italia 2023

www.slowfoodeditore.it