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In anteprima le nuove annate dei vini iconici di Capezzana

Vini di una delle realtà più antiche del territorio toscano che conquistano per eleganza, equilibrio e personalità                  

CapezzanaUna misteriosa donna appare sullo sfondo blu di una réclame d’epoca, in primo piano c’è una bottiglia di vino su cui campeggia la scritta Capezzana. Ammalia e incuriosisce col suo sguardo magnetico, sembra voler invitare a entrare nella sua villa per raccontare una storia dal sapore antico, che parla di arte, olio, vino, passione e ospitalità.

Quella donna è Vittoria, amante dei viaggi, dell’arte, della cultura ed appassionata anche di vino. Fu proprio per lei che nel 1920 il marito  Alessandro Contini Bonacossi acquistò la Tenuta di Capezzana, continuando così la secolare tradizione di eccellenza di questa realtà storica del territorio toscano.

Il gusto raffinato di Vittoria ed Alessandro – grandi collezionisti d’arte – continua ad animare le sale della Villa, dove statue, arredi, ceramiche e dipinti la rendono un luogo che ancora conserva  il sapore del Rinascimento.

Cultura, olio e vini celebrati nei secoli compongono un affresco inimitabile e fanno parte del DNA dell’azienda, che celebra con le sue eccellenze l’identità di un territorio unico ed inimitabile, da sempre estremamente vocato per il vino. Esperienze che si possono assaporare alloggiando nell’agriturismo adibito all’ospitalità.

Capezzana e la Famiglia Contini Bonacossi

Approccio biologico e valorizzazione del territorio senza compromessi

Beatrice, Benedetta e Serena presentano a Milano al ristorante “Manna” le nuove annate in anteprima

Oggi Capezzana, considerata un vero e proprio gioiello dell’enologia italiana, produce vino e olio biologico. E’ ancora gestita dalla famiglia Contini Bonacossi: Beatrice, responsabile commerciale, è affiancata dalla sorella Benedetta, enologa, e dal fratello Filippo, responsabile della produzione di olio e della parte finanziaria. La quinta generazione, che da qualche tempo ha iniziato a lavorare in azienda, è rappresentata da Serena, che segue l’ospitalità, e da Gaddo, che si occupa delle campagne.

La Tenuta, situata nel cuore della zona della denominazione Carmignano DOCG, la più piccola della Toscana, è un’oasi ricca di biodiversità, accarezzata dalle brezze che arrivano dal mare e protetta dagli Appennini. Un luogo magico, che gode di un micro-clima particolare, dove vige un profondo rispetto per la natura e per il territorio. La filosofia biologica e l’amore per l’ambiente si ritrovano nella gestione della vigna e della cantina e si traducono nel calice in vini complessi, longevi, dall’eleganza senza tempo, indissolubilmente legati al territorio.

A testimoniare il livello di eccellenza qualitativa che i vini di questa zona possono raggiungere, sono le nuove annate dell’azienda Capezzana, presentate recentemente a Milano al Ristorante “Manna”. Vini bianchi e rossi che conquistano al primo sorso per  l’equilibrio, l’armonia del gusto e la seducente personalità.

Per rendere l’esperienza gustativa ancora più appagante, lo chef Matteo Fronduti, vincitore della prima edizione di TopChef Italia, ha studiato un menù creativo di fine dining per accompagnate le diverse bottiglie, che ha contribuito a far apprezzare ancora di più la qualità e la versatilità di questi pregiati vini.

La degustazione delle nuove annate 

Tra anteprime e confortanti conferme

Tenute Capezzana: degustazione delle nuove annate dei vini iconici dell’azienda

IGT Toscana – Trebbiano 2020

Quest’etichetta, fortemente voluta dalla lungimirante Beatrice, è stata prodotta per la prima volta negli anni 2000 da uve Trebbiano toscano 100%, un vitigno oggi molto in voga, ma un tempo poco considerato ed utilizzato quasi esclusivamente per il vin santo. Capezzana è stata tra le prime aziende in Toscana a cimentarsi nella vinificazione del “trebulanum” in purezza. Una sfida vinta, dato che oggi questo Trebbiano ottenuto da uve color rosa è considerato una pietra miliare con cui confrontarsi per la tipologia.

Questo IGT, ottenuto con le uve di vigne vecchie, è vinificato in acciaio, ma dopo la fermentazione alcolica sosta in legno e fa battonage – una tecnica che prevede il rimescolamento dei vini in affinamento – che contribuisce a migliorare il colore, conferire profumi più intensi e accrescere corpo e struttura.

Il millesimo 2020 si presenta come una grande annata, elegante, fine ed intensa sia nel gusto che nei profumi. L’incipit floreale cede il passo a cenni di pesca matura ed albicocca, con cenni di miele e tocchi di mandorla. Accarezza il palato con morbidezza, pur mantenendo sia acidità che struttura, elementi che rendono questo bianco ideale anche con pietanze di media complessità, come la battuta di cuore di bue, nocciole e senape proposta in abbinamento dallo chef.

Carmignano DOCG  – Villa di Capezzana 2019  “Anteprima” e  Collezione “10 anni” 2012

Vino simbolo di questo brand iconico toscano è il Villa di Capezzana, un evergreen che diventa ancora più prezioso e coinvolgente col passare degli anni.

Prodotta per la prima volta nel 1925, quest’etichetta rappresenta la memoria storica dell’azienda ed in cantina se ne conservano ancora degli esemplari di ogni annata.

La sua capacità di continuare ad evolvere nel tempo, suscitando emozioni e sensazioni diverse, ha indotto la famiglia a dar vita al progetto “10 anni“.

L’annata 2019 – che degustiamo in anteprima – si presenta ricca di profumi. Al naso sprigiona intriganti riconoscimenti di frutti rossi di amarena, lampone e ribes, ai quali si aggiungono sfumature di spezie, tra cui ricordi di bacche di ginepro ed effluvi di pepe. Al palato evidenzia un certo dinamismo, tipico della sua giovane età: la vibrante freschezza è accompagnata da tannini ancora scalpitanti, seppur ben integrati all’interno di una piacevole trama sapida. Finale fine e persistente con ritorni di frutta rossa. La grande potenzialità evolutiva si percepisce ancora chiaramente.

La versione “10 anni” seduce per il suo spettro olfattivo complesso e per la sua aristocratica eleganza. Sensazioni fruttate di tamarindo, rabarbaro, ciliegia e prugna introducono note  speziate di chiodi di garofano e pepe, a cui seguono liquirizia, tabacco, cuoio ed indizi di caffè. Ad accrescere ulteriormente lo spettro olfattivo contribuiscono anche lontane memorie di vaniglia. Al palato è avvolgente, morbido, con tannini fitti ma al tempo stesso setosi. Chiusura persistente su ritorni  di frutta rossa e liquirizia.

Abbinamento proposto dallo chef: patata viola, fonduta di toma della rocca e tartufo nero.

Carmignano DOCG – Trefiano 2018 “Anteprima”

Questa etichetta è dedicata a Vittorio, il fratello agronomo scomparso, e al suo sogno di creare una piccola azienda su questo cru. Trefiano 2018 si conferma un vero capolavoro, ottenuto da un blend di uve prelevate dalle due vigne situate intorno alla Villa di Trefiano. Non viene fatto tutti gli anni, ma solo in quelli eccezionali (ad esempio nel 2017 non è stato prodotto). E’ un vino complesso con incipit di ciliegia, mora e melograno, a cui si aggiungono note di erbe aromatiche e spezie che ricordano la macchia mediterranea. Cenni balsamici di eucalipto sopraggiungono in sottofondo. Colpisce per il suo gusto ricco, pieno e succoso. La delicata sapidità si bilancia in modo elegante con la freschezza ed i tannini imponenti. Chiude su note dai ricordi balsamici di chinotto e cacao.

Abbinamento proposto dallo chef: riso mantecato, pistilli di zafferano e midollo di bue crudo.

IGT Toscana – UCB Ugo Contini Bonacossi 2016

Questo vino è dedicato a papà Ugo e ne conserva tutta la forte personalità. Corredo odoroso ampio ed elegante, che si apre su nuance floreali di viola e frutti rossi maturi, che lasciano spazio a note speziate di cardamomo e tabacco. Il sorso evidenzia tannini ben integrati e si allunga su una progressione sapida, controbilanciata da una freschezza ancora scalpitante.

Abbinamento proposto dallo chef: guancia di maiale arrosto, crescione e insalata di erbe amare.

IGT Toscana – Ghiaie della Furba 2018

L’annata 2017 di questo Rosso IGT fatto con Cabernet Sauvignon 70%, Syrah 35% e Merlot 25% ha vinto la medaglia d’oro al 28simo Concorso Mondiale di Bruxelles, premio che si aggiunge ai molti riconoscimenti ottenuti dalla 2016.

L’annata 2018 si presenta nel calice di un color rosso rubino intenso e profondo. Al naso sprigiona profumi di mirtilli, gelso, piccoli frutti in confettura, caffè, china, tabacco e sottobosco con ricordi speziati di pepe nero ed erbe aromatiche. Il sorso sfoggia un buon equilibrio tra tannino e freschezza, con gusto sapido e armonioso. Vino di grande struttura e carattere.

Abbinamento proposto dallo chef: guancia di maiale arrosto, crescione e insalata di erbe amare.

Vin Santo Di Carmignano DOC Riserva 2014

Un autentico fuoriclasse, che continua a ricevere premi, non ultimo quello di miglior vino dolce al mondo assegnato dall’International Wine Challange all’annata 2013 (riconoscimento già ottenuto col 2000 e 2011).

Nel millesimo 2014, ricordi di zagara, albicocca, miele, frutta tropicale, agrumi canditi, noce e zafferano danzano in armonia e si fondono in un crescendo di sensazioni odorose. Dolce e seducente al sorso, accarezza morbido il palato ed esibisce un eccellente equilibrio gustativo tra freschezza, sapidità e struttura. Epilogo persistente.

Abbinamento proposto dallo chef: tarte tatin di mele e gelato alla vaniglia.

Per informazioni

Tenuta Capezzana

Via Capezzana, 100, 59015, Carmignano – Prato

Sito: www.capezzana.it

Per informazioni sull’agriturismo

agriturismo@capezzana.it