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La Cantina Bolzano presenta a Milano il TABER, icona ed espressione del territorio

Tradizione e innovazione, rispetto per l’ambiente,  eccellenza qualitativa ed un territorio molto vocato: il segreto di Cantine Bolzano per produrre vini superlativi, come il Taber

Cantina Bolzano – Una Cantina di design che punta su moderne tecniche produttive

A fine Novembre sono stati presentati  a Milano le nuove annate di alcuni vini della Kellerei Bozen o Cantina Bolzano (come è conosciuta in Italia), una delle realtà più significative del territorio alto-atesino, tra cui il Taber, considerato uno dei fiori all’occhiello di questa interessante realtà vitivinicola.

Al fine di mettere in risalto, in aggiunta all’elevato livello qualitativo, anche la valenza gastronomica delle varie etichette in degustazione è stata scelta la formula di abbinamento cibo-vino.

Ristorante Horto dello chef tristellato Niederkofler

A fare da cornice a questa avvincente esperienza eno-gastronomica, con la sua vista mozzafiato sui tetti e sulle guglie del Duomo,  Horto,  l’esclusivo ristorante di recente inaugurazione dello Chef tristellato Niederkofler, situato nel cuore di Milano all’ultimo piano dell’ex Palazzo del Credito italiano.

Una location esclusiva, così come i vini della Cantina Bolzano.

Cantina Bolzano o Bozen Kellerei 

La storia

La Cantina Bolzano o Bozen come si chiama in tedesco, nata dall’unione fra le cantine sociali di Gries e Santa Maddalena, rappresenta il fulcro vitivinicolo del capoluogo alto-atesino ed espressione e icona di un territorio. Creata con l’obiettivo di valorizzare il  territorio e promuovere la commercializzazione dei vini, questa cooperativa attualmente è  composta da circa 224 soci viticoltori, che conferiscono le uve coltivate in circa 340 ettari di vigneti collocati a diverse altitudini, tra 100 e 200 metri. Un mosaico di paesaggi e terreni che si riflettono nelle molteplici etichette prodotte da questo gioiello dell’enologia italiana, sia lavorando vitigni autoctoni che internazionali, in molti casi già premiati dalla critica di settore.

La filosofia

Cura della vigna, rispetto per l’ambiente, sostenibilità e qualità dell’uva come punto di partenza per raggiungere l’eccellenza

L’azienda è condotta seguendo una filosofia eco-sostenibile ed attenta all’ambiente, che si ritrova sia nella cura della vigna (dove è utilizzato il sovescio e si impiegano solo concimi organici), che nelle scelte produttive.

L’azienda ritiene che la qualità dell’uva sia il punto di partenza imprescindibile per produrre vini eccellenti. Per questo motivo nel 1988 ha avviato il “progetto qualità“, che impone standard molto alti e basse rese, un’iniziativa che ha coinvolto circa 83 viticoltori.

Attualmente sono presenti tre classi per identificare la qualità dell’acino che si distinguono in base a diversi parametri, tra i quali ad esempio la solidità, la croccantezza ed il residuo zuccherino del frutto.

Per incentivare gli agricoltori ad ottenere il massimo possibile, le uve vengono pagate in modo differente per classe qualitativa.

La nuova Cantina ipogea

Design scenografico, eco-sostenibilità e impianti all’avanguardia che sfruttano la gravità
Cantina Bolzano – Il cubo con le venature che ricordano una foglia di vite, sotto la parte ipogea
Cantina Bolzano –  La struttura architettonica si integra perfettamente con l’ambiente circostante

La Cantina è stata recentemente ristrutturata e si contraddistingue per il design avveniristico, per l’adozione di tecniche produttive innovative e per l’attenzione alla sostenibilità, che è certificata.

Uno scenografico cubo luminoso definisce la sagoma della Cantina dall’esterno, incastonata in un pendio e perfettamente integrata con l’ambiente naturale circostante. La Cantina è ipogea, ovvero si sviluppa sottoterra, ed è stata ideata in modo da poter lavorare sfruttando la  gravità: uve, mosti e vino scivolano verso il basso, lungo  i 5 livelli da cui è composta la parte sotterranea della struttura, che arriva fino a 35 metri sotto terra. Questo permette di mantenere la temperatura del suolo costante e di limitare così l’impiego di energia elettrica. I vari cru sono lavorati in serbatoi separati. Si lavora con poche fecce, con l’obiettivo di produrre un vino pulito capace di esaltare l’uva e il vitigno.

La degustazione delle nuove annate di alcuni dei vini più rappresentativi della Cantina Bolzano

Degustazione delle nuove annate di alcuni vini di Cantina Bozen

Südtirol Alto Adige – Pinot Bianco – Weissburgunder Dellago 2019

Il Pinot Bianco è un vitigno che trova tra le montagne dell’Alto Adige il suo habitat ideale. Introdotto nel 1850 dall’arciduca Giovanni d’Austria, questo varietale si è adattato molto bene alle forti escursioni termiche ed al clima fresco dei rilievi che circondano Bolzano. E’ un vino  molto apprezzato e bevuto in loco per l’immediatezza e la piacevolezza della beva.

Dellago di Cantina Bolzano  è un Pinot Bianco in purezza, degno rappresentante della storia dei grandi bianchi del nord Italia. Le uve provengono da un cru collocato a circa 500 metri di altitudine, dove le viti sono coltivate a spalluccia per proteggere il frutto dagli sbalzi di temperatura. E’ vinificato in parte in acciaio e in parte affina per qualche mese in barriques francesi.

Elegante e pulito sia nei profumi che nel gusto, questo vino bianco è caratterizzato da una bella freschezza e da un’intrigante nota minerale che guida il sorso. Dal luminoso color giallo paglierino tenue, sfoggia al naso evidenti riconoscimenti di agrumi che si accompagnano a sentori di mela golden e pesca. Ad arricchire il ventaglio olfattivo sono leggere nuance speziate con cenni di crosta di pane, nocciole ed erbe aromatiche. L’assaggio conferma la grande finezza di questo elegante vino caratterizzano dall’accattivante avvicendarsi tra sapidità, mineralità e vibrante acidità.

In abbinamento lo Chef di Horto ha proposto: scaglie di sedano rapa e topinambur con polvere di barbabietole, sulle quali è stato versato un brodo con funghi e riduzione di mandarino. Un piatto che conquista subito per il suo intenso profumo di fungo e per i ricordi agrumati che si ritrovano  anche nel calice.

Südtirol Alto Adige – Chardonnay – Stegher Riserva 2019 – Collezione Election

Tra i bianchi della cantina, molto interessante è anche lo Chardonnay Stegher, un vino di grande fascino capace di adattarsi e di esprimerne al meglio le tipicità e le potenzialità del terroir. A ricordare che il suolo sottostante è costituito da roccia dolomitica è la mineralità alla quale si unisce una vivace freschezza.

Un vino di grande eleganza – che strizza l’occhio alla Borgogna – che si distingue per l’intenso color giallo paglierino. La sosta in legno in cui dimora per un anno, dove avviene anche la malolattica,  fa capolino tra i profumi, seppur  in modo delicato, nel rispetto sempre del carattere del varietale.  All’olfatto è pura finezza. Il bouquet esprime ricordi  floreali e fruttati , che danzano insieme in armonia. In primo piano si percepiscono chiari sbuffi agrumati, che si mescolano perfettamente con  sfumature di frutta secca, ananas, melone e ricordi di vaniglia. Al palato si conferma un vino di gran classe. Il sapore è fresco, sapido ed equilibrato, con piacevoli sensazioni minerali.

In abbinamento, lo chef propone tartare di salmerino dall’intenso profumo erbaceo dato dall’estratto di cavolo cappuccio.  A dare un tocco di croccantezza e ad accentuare la scia acida contribuisce il rabarbaro.

Südtirol Alto Adige – Sauvignon – Greel 2019 – Collezione Election

Questo  Sauvignon interpreta in modo perfetto il carattere identitario che il varietale assume in Alto Adige. Come nell’etichetta precedente,  anche in questo caso le uve provengono dalla zona di Santa Maddalena. Il vino matura per alcuni mesi in barrique e tonnot, anche se qui il legno risulta volutamente meno evidente  e si perde in sottofondo.

E’ un vino molto diverso rispetto a quello precedente. Ad accomunare le due etichette ci sono i sentori agrumati, che qui cedono il passo a cenni di sambuco e pesca con in sottofondo note erbacee appena accennate. Il sorso è profondo e inebria con la sua  freschezza, che anticipa la grande capacità di evolvere nel tempo.

In abbinamento, crema di tarassaco con kephir ghiacciato che riprende la nota lievemente erbacea.

Südtirol Alto Adige – Lagrein – Taber verticale di diverse annate – Riserva

Lagrein – il Taber, il vino di punta della Cantina Bolzano

Nella gamma dei Lagrein, un vitigno autoctono rosso  particolarmente rappresentativo della zona di Bolzano, il Taber è sicuramente il cavallo di battaglia di Cantina Bozen.

Premio per la prima volta assegnato ad un Lagrein, Taber è un capolavoro dalle molteplici sfaccettature che è entrato di diritto nella cerchia dei grandi rossi italiani.

Taber è un Lagrein in purezza prodotto con uve provenienti da ceppi di più di 80 anni dell’omonima tenuta nella piana alluvionale a sud della città, dove il vitigno ha trovato il suo habitat d’elezione. Le uve delle tre varianti provengono da appezzamenti situati a 240 metri sul livello del mare e da terreni  provenienti da esondazioni dell’Isarco ricoperti da ciotoli di varie dimensioni.

Con questo capolavoro, l’enologo Stephan Filippi propone una versione più morbida ed equilibrata di questo vitigno, solitamente più esuberante ed irruento nella versione tradizionale. Una scelta produttiva vincente: basti pensare che con l’annata 2020 Cantina Bozen si è aggiudicata il Tastedevin per l’Alto Adige nella guida Vitae del 2021, il prestigioso riconoscimento conferito ai produttori che meglio interpretano e valorizzano il territorio. Per la sua produzione sono utilizzate le migliori uve di Gries e Bolzano.

Per comprendere le potenzialità e l’evoluzione  di questa grande etichetta è stata proposta una verticale che copre diverse annate: 2020, 2016 e 2014.

Südtirol Alto Adige – Lagrein – Taber 2020

Un vino che nonostante la giovane età colpisce per il sorso raffinato e le interessanti prospettive evolutive. Color rosso rubino impenetrabile dai riverberi vivaci. Al naso mette subito in evidenza sentori di viola, mora e amarena, ai quali seguono  effluvi di cacao, tipici del varietale. Scattante al palato, grazie al tannino fitto ed espressivo che  duetta con una garbata nervatura sapida e con una piacevole freschezza. Già valutato con tre bicchieri dal Gambero Rosso, pur essendo già pronto da bere ha tutte le carte in regola per regalare nel tempo ancora tante emozioni.

Südtirol Alto Adige – Lagrein – Taber Riserva 2016

Frutto di un’annata calda e perfetta dal punto di vista delle precipitazioni, il 2016 si presenta come un vino aristocratico di gran classe. La concentrazione si ritrova sia a livello cromatico, dove si traduce in un rosso rubino vivace e impenetrabile, che al naso dall’incipit incentrato sul frutto, con in primo piano sentori di ciliegia e lampone. Ad arricchire il bouquet contribuiscono note di  violetta, cannella, cioccolato amaro, sbuffi di sottobosco con ricordi di humus, nuance tostate, cenni balsamici di eucalipto ed effluvi di caffè. In bocca entra con avvolgente calore, che ne esalta morbidezza ed equilibrio, ed esibisce una bella freschezza, che invoglia a continuare l’assaggio. I tannini sono gentili e ben integrati all’interno di una  trama -sapida finemente cesellata. Termina evocando ricordi di ciliegia.

Südtirol Alto Adige – Lagrein – Taber Riserva 2014

Versione meno ricca ed affascinante rispetto alle altre, soprattutto per alcolicità e struttura, ma sempre di grande valore, a dimostrazione dell’encomiabile  capacità e consapevolezza dimostrata dal l’azienda nel saper gestire anche un’annata difficile per tutta la Penisola. La concentrazione del frutto si ritrova sia a livello visivo, nel colore rosso profondo, che a livello olfattivo, caratterizzato da un incipit incentrato sulla frutta rossa, in particolare amarena. Mantiene nel tempo una buona  concentrazione cromatica dalla fitta trama. Ad impreziosire il bouquet sentori di violetta, echi di fiori secchi, cioccolato, foglie di sottobosco.

In abbinamento ai tre Taber cervo con millefoglie di patate e rape.

Südtirol Alto Adige – Moscato Giallo – Vinalia

Questo moscato giallo, ottenuto da un altro vitigno autoctono tipico del territorio,  è un vino da dessert che rappresenta un’altra chicca della Cantina Bolzano. Manto color oro intenso e lucente. Inonda il naso con i suoi ampi e suadenti  profumi di frutta tropicale di mango e licis, uniti a chiari riconoscimenti di albicocche candite ed altra frutta esotica come l’ananas. Al palato l’armonia si declina tra dolcezza e freschezza, con una chiusura sapida di interminabile persistenza.

In abbinamento gelato al fieno, mandarino, burro e nocciola.

Per informazioni
Cantina Produttori Bolzano

Via San Maurizio, 36 – 39100 Bolzano

info@kellereibozen.com

https://www.kellereibozen.com/it/