Degustando la vera Coppa Piacentina DOP artigianale
Caratteristiche organolettiche, sensazioni e consigli per gustare al meglio una delle eccellenze culinarie della zona di Piacenza: la Coppa Piacentina
La Coppa Piacentina può essere considerata non solo uno dei prodotti enogastronomici più tipici della provincia di Piacenza, ma anche una delle eccellenze della produzione agroalimentare Italiana. La sua bontà è il frutto della combinazione di diversi fattori umani ed ambientali ed esprime in modo esemplare l’identità territoriale.
La degustazione della coppa piacentina è una vera e propria esperienza, ma per essere sicuri di gustare quella vera è fondamentale verificare la presenza del marchio DOP.
Due parole sulla Coppa
La Coppa Piacentina si produce utilizzando i muscoli del collo del suino: per ogni maiale si possono ottenere due coppe. I suini destinati alla produzione della Coppa Piacentina provengono dal territorio delle regioni Emilia Romagna e Lombardia, mentre la zona di lavorazione è limitata alla sola provincia di Piacenza, le cui caratteristiche climatiche e territoriali sono fondamentali per ottenere quell’inconfondibile gusto che l’ha resa famosa ovunque.
La lavorazione della Coppa
La lavorazione della Coppa si effettua in quattro fasi:
– nella prima fase la materia prima viene messa a contatto con una miscela di sale e spezie accuratamente dosate;
– dopo una sosta al freddo, utile per far penetrare uniformemente nella carne il sale e gli aromi, il prodotto viene massaggiato e avvolto nel caratteristico involucro detto “pelle di sugna” di suino naturale;
– il prodotto viene, poi, legato e posto ad asciugare in appositi locali per un periodo di 10-15 giorni;
– infine, si passa alla fase di stagionatura che durerà almeno sei mesi.
Consigli su come conservare la Coppa
La Coppa va tenuta sulle mensole centrali o su quelle più alte del frigorifero (tra i 4 e gli 8°C). Bisogna evitare di lasciarla a contatto con l’aria perché si disidrata o annerisce, per cui va avvolta nella pellicola o in fogli di alluminio. Se affettata, va consumata entro pochi giorni.
La degustazione e l’analisi sensoriale della Coppa Piacentina DOP
Per degustare al meglio la coppa piacentina è importante usare tutti i sensi: visto, tatto, gusto e olfatto. Va affettata in modo da avere delle fette molto sottili.
L’esame visivo ci permette di cogliere la dimensione, la forma, la consistenza e il colore.
Esame visivo: al taglio si presenta di consistenza compatta, indice di buona stagionature. Il colore della fetta è rosso rubino intenso inframmezzato da parti di grasso bianco e rosato.
L’esame olfattivo si basa sulla valutazione degli odori che si avvertono portando il prodotto al naso ed è quello che più di ogni altro induce emozioni.
Esame olfattivo: i profumi e gli aromi sono fini e delicati, con una scia gradevolmente speziata che invita all’assaggio e che non sovrasta il profumo dato dalla lenta stagionatura. Si ritrovano tutti gli effluvi caratteristici di un salume pregiato.
L’esame gustativo si basa sulle sensazioni derivanti dall’assaggio, derivanti dal sapore percepito in bocca, dalle impressioni retro-olfattive e tattili (tipo la morbidezza avvertita durante la masticazione).
Esame gustativo: grande impatto gustativo e morbido al palato, con un utilizzo sapiente delle spezie. La delicata ed elegante aromaticità dal tocco lievemente speziato è sostenuta da sensazioni dolci che bilanciano la componente sapida, che risulta ben proporzionata.
Abbinamento: per il suo gusto equilibrato è considerato un salume semplice ma raffinato, molto apprezzato in cucina per la sua versatilità: dall’antipasto al tagliere di salumi, passando per i primi piatti – resa croccante da una breve rosolatura rende sfiziosi condimenti e sughi – ed i secondi succulenti da affiancare ad insalate fresche o verdure grigliate.
Può essere consumata nelle più svariate occasioni. E’ ottima da accompagnare a pane casereccio per fare merenda o portare con se durante un pic nic di primavera, oppure è ideale come antipasto da gustare da sola con crostini o con fette di polenta. E’ molto gustosa anche se accompagnata a formaggi dal sapore delicato come la burrata.
Si consiglia di abbinare ad un calice di Bonarda dei Colli Piacentini o di Gotturnio che ne esaltano il gusto e l’identità territoriale.
Per maggiori informazioni su dove provare la vera coppa piacentina consultare il sito web del Consorzio di Tutela dei Salumi Piacentini.
Per informazioni:
Consorzio di Tutela dei Salumi Piacentini Di Origine Protetta
Sede Palazzo dell’Agricoltura – Via Colombo, 35 – 29122 Piacenza
info@salumidoppiacentini.it
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