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Le anticipazioni della ricerca IRI per il Vinitaly

La classifica dei vini più venduti e delle nuove tendenze di mercato nella distribuzione che hanno caratterizzato il 2021   

Nel 2021, il mercato del vino nella Distribuzione Moderna ha fatto registrare trend positivi: il vino a denominazione d’origine è cresciuto dell’1,8% a volume e del 5,9% a valore, con un prezzo medio di 5,55 € (Docg, Doc, Igt, bottiglia 0,75; totale Italia, Discount, E Commerce, dati IRI).

L’intero mercato del vino vale 700 milioni di litri per un valore di 2 miliardi e 269 milioni di euro (che arriva a 3 miliardi di euro con l’aggiunta delle bollicine).

Complessivamente, il vino ha, però, accusato una vistosa flessione dei formati diversi dalla bottiglia da 0,75 (bottiglioni, brik, plastica, bag in box, e altro), che ha influenzato il dato generale: +2,1% a valore, – 2,2% a volume.

Notevole, poi, la performance delle bollicine che crescono a volume del 17,9% e a valore del 20,0%.

Le vendite di vino nella Distribuzione Moderna (DM), nel 2021 hanno beneficiato di un primo bimestre segnato ancora da un semi lockdown e quindi da una posizione di vantaggio dei punti vendita della DM rispetto ad altri canali.

La classifica dei vini più venduti

La classifica dei vini più venduti vede ai primi posti la tradizionale triade Chianti, Lambrusco, Montepulciano d’Abruzzo, con ogni tipologia che vende tra i 10 e i 15 milioni di litri, ma con una flessione del Lambrusco (- 6,7% a volume e – 5,7% a valore) e un buono spunto del Chianti (+3,7% a volume e + 5,4% a valore).

E’ impressionante la crescita del Vermentino, che si piazza al 5° posto con una crescita del 21,9% a volume e del 25,5% a valore. Il pugliese Primitivo aumenta a volume del 5,2% e dell’11,0 a valore, l’emiliano Pignoletto del 5,6% a volume e del 2,6% a valore e il veneto Valpolicella del 15,9% a volume e del 16,9% a valore (incluso il Valpolicella Ripasso).

I vini emergenti

La classifica dei vini “emergenti”, che hanno fatto registrare nel 2021 un maggior tasso di crescita a volume, vede sul podio il Lugana (Veneto/Lombardia) con un + 34%, l’Amarone (Veneto) con un + 32% e il Valpolicella Ripasso (Veneto) con un + 26%.

Buona la performance del Nebbiolo (Piemonte/Lombardia) con un + 22%, del Ribolla (Friuli V. Giulia) con un +19%, del Sagrantino (Umbria) con un +16% e del Brunello di Montalcino (Toscana) con un + 13%.

La classifica delle bollicine

Interessante anche la classifica delle bollicine con il maggior tasso di vendita a volume: il primo posto va al Moscato, che cresce del 29%; non cessa di aumentare il Prosecco con un + 22%; il Fragolino spunta un buon + 16%; il Muller Thurgau un + 15%, l’Asti un + 14% e il Brachetto un + 12%.

La presentazione ufficiale prevista lunedì 11 aprile

Queste le anticipazioni della ricerca “IRI per Vinitaly”, che verrà presentata lunedì 11 aprile e commentata da rappresentanti di Conad, Coop, Carrefour, Federvini, Unione Italiana Vini nel corso della 18° edizione della tavola rotonda su vino e DM organizzata da Veronafiere a Vinitaly. IRI presenterà anche i dati del mercato del vino nella DM relativi al primo bimestre e alla prima metà di marzo 2022. Dati che si annunciano in territorio negativo, solo per via del confronto con un primo bimestre 2021 ancora molto influenzato dalla emergenza pandemica. Sarà anche illustrato l’andamento dei prezzi della bottiglia, che nel primo bimestre non ha mostrato scostamenti significativi ma andranno valutate le conseguenze degli aumenti dei costi energetici e delle materie prime e del conflitto ucraino.