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Alla scoperta del Reboro, vino che si fonda su una tradizione secolare

Il Reboro di Pisoni, nelle annate 2018 e 2014, esprime il meglio del territorio di provenienza: la Valle dei Laghi

La storia delle terre trentine è intessuta di vigneti e sapori intensi, custoditi da una famiglia che ha saputo trasformare la passione in una preziosa eredità: l’Azienda Pisoni. Un’eccellenza che ha radici profonde nel territorio della Valle dei Laghi, nel cuore del Trentino Alto-Adige, dove la tradizione vinicola si intreccia con l’innovazione, donando vini unici e inimitabili.

La tradizione tramandata attraverso i secoli

Dal lontano 1852, l’Azienda Pisoni ha plasmato la sua storia tra i filari di vite, passando di mano in mano attraverso quattro generazioni. Oggi, i cugini Marco e Stefano Pisoni portano avanti l’eredità familiare con un impegno che abbraccia l’agricoltura biologica e biodinamica. Il legame con il territorio è un elemento distintivo: dall’antica produzione del Vino Santo Trentino DOC, Presidio Slow Food, alla coltivazione di vitigni resistenti PIWI, fino alla creazione di prodotti di bellezza a base di uva biologica con il marchio registrato Ampelié.

Una famiglia allargata

L’Azienda Pisoni non è solo una storia di cugini e famiglia: è una comunità di appassionati che si uniscono per celebrare la viticoltura. Stefano si occupa della parte agronomica, mentre Marco, anima dei progetti di valorizzazione del brand e del territorio, ha lanciato il suggestivo progetto “Your Vine, your Wine”, coinvolgendo gli amanti del Reboro nella creazione di un vigneto speciale. Collaboratori come l’enologo Matteo Zucchet e il responsabile dell’accoglienza Daniele Bressan contribuiscono con passione a plasmare ogni progetto aziendale.

Filosofia: il terreno prima di tutto

Con i suoi 16 ettari vitati certificati biologici dal 2008, l’azienda pone al centro della propria filosofia la salvaguardia del territorio. Stefano Pisoni, esperto in agricoltura biologica e biodinamica, si impegna a preservare il terreno come un patrimonio destinato alle future generazioni. L’agricoltura manuale, l’utilizzo limitato dei macchinari e l’attenzione all’equilibrio naturale del terreno testimoniano un impegno costante verso la sostenibilità.

Vini unici: tradizione e innovazione

L’azienda è rinomata per la produzione del pregiato Vino Santo Trentino DOC, ottenuto dall’uva Nosiola, e per il progetto Reboro, un appassionante percorso legato al vitigno Rebo. Questo progetto ha dato vita a un vino rosso di grande pregio, il Reboro, caratterizzato da profumi avvolgenti e complessi, frutto di un’appassionata ricerca e di un processo di appassimento delle uve. Il Mesum, prodotto da vitigni resistenti PIWI, racconta invece una storia di delicata morbidezza e rispetto per la natura.

Il Reboro

Il progetto Reboro En Primeur, lanciato recentemente, offre l’opportunità di acquistare una parte del lotto prima ancora che il vino sia imbottigliato, un’iniziativa che ha riscosso grande successo tra gli appassionati. Il costante impegno nell’innovazione ha permesso all’azienda di ottenere riconoscimenti come il Grand Gold Medal al Concours Mondial Bruxelles per il Reboro 2015 e il titolo di Miglior vino rosso italiano alla fiera internazionale di Cracovia per il Reboro 2016.

Nato da un incrocio tra Merlot (vitigno francese) e Teroldego (vitigno trentino) – Rebo, varietà autoctona derivante dalla parola tedesca “Rebe” che significa vite -, il Reboro è un vino che fonde sapientemente tradizione secolare con innovazione, incarnando il meglio del territorio della Valle dei Laghi in Trentino. I grappoli selezionati con cura dai migliori vigneti vengono lasciati appassire fino a novembre sulle “arele”, graticci utilizzati anche per la produzione del rinomato Vino Santo Trentino Doc.

Reboro Annata 2018

Note di degustazione

Questo vino, 100% Rebo, fa 3 anni in botti di rovere e 9 mesi in bottiglia.

Esame visivo: una filigrana granato orna l’abito rubino.

Esame olfattivo: un ricco preludio di ciliegia, prugna e ribes nero in confettura, poi sullo sfondo rinfrescanti soffi balsamici.

Esame gusto olfattivo: sorso morbido, caldo e avvolgente, bilanciato da tannini ben integrati che donano personalità e fascino. Lungo finale.

Abbinamento: ottimo con salumi, carne rossa, formaggi di media stagionatura.

Reboro Annata 2014

Note di degustazione

Esame visivo: livrea rosso rubino.

Esame olfattivo: ammaliante bagaglio olfattivo che dischiude sentori di mora, mirtillo, prugna, poi liquirizia, pepe nero e spunti balsamici.

Esame gusto olfattivo: di corpo pieno e morbido, si diffonde equilibrato al palato. Pregevole chiusura su richiami olfattivi.

Abbinamento: ideale con carne rossa, selvaggina

Per informazioni

https://www.pisonivini.it/