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Viniplus 2019: i migliori vini della Lombardia secondo l’AIS Lombardia

Il 26 Novembre 2019 è stata presentata presso il Westin Place di Milano  “Viniplus 2019″, la guida alle eccellenze lombarde in ambito vitivinicolo redatta dall’AIS Lombardia e giunta alla sua 13° Edizione.

860 vini degustati , 250 le aziende recensite, 60 quelle premiate con  “Quattro Rosa Camune”, riconoscimento che indica vini di ottima qualità e che valorizzano sia i vitigni che il terroir  e 64 quelle che hanno ottenuto la “Rosa D’Oro”, premio assegnato a quei produtti che presentano caratteristiche organolettiche di eccellente qualità, sempre nel rispetto del vitigno e del terroir.

Il volume di 592 pagine è frutto della valutazione di un team di esperti sommellier AIS costituito da circa 118 degustatori ai quali si aggiungono altri 54, coordinati da Luigi Bartolotti e da Sebastiano Baldini,  curatore della guida. Il giudizio si basa su di una serie di degustazioni, rigorosamente alla cieca, condotte secondo la metodologia AIS nel corso di tre giornate da diversi valutatori. Ogni vino è stato degustato in contemporanea da due commissioni, senza la possibilità di un preventivo confronto, per garantire la massima imparzialità.

L’obiettivo è quello di fornire una valutazione oggettiva, onesta e professionale dei risultati del duro lavoro dei vari produttori, promuovendo le eccellenze e cercando di far comprendere al lettore la differenza che esiste tra un vino mediocre e un vino di alta qualità e che si riflette poi sul costo della bottiglia.

La Guida rappresenta una fotografia dello stato dell’arte della produzione vinicola in Lombarda, testimonia la costante crescita qualitativa dei vini di questo territorio, che spazia da Sondrio a Mantova, racconta le  nuove tendenze in atto e le evoluzioni. Nell’edizione del 2019 emerge chiaramente che sempre più produttori stanno puntando, anche tramite importanti investimenti,  su qualità,  sostenibilità e innovazione. Crescente il numero dei giovani viticoltori, crescente la sensibilità verso l’ambiente, che porta il comparto produttivo ad orientarsi sempre più verso pratiche di cantina meno invasive e più rispettose della conservazione del territorio, come dimostrano le prestazione dei vini Piwi (resistenti alle malattie) degustati.

Dalle pagine del libro emerge il ritratto della Regione, di un territorio molto eterogeneo, per clima, conformazione del territorio ed ambiente pedoclimatico,  ricco di sfacettature, vario dal punto di vista ampelografico ( circa 90 le diverse tipologie di vitigni presenti), ma caratterizzato da molte sottozone che mantengono una forte identità territoriale.

In Lombardia si producono 5 DOCG, 21 DOC e 15 IGT. Molte le sfide che la Regione sta affrontando per distinguersi e mantenere un ruolo di protagonista nell’ambito del sistema vitivinicolo italiano, che variano da regione a regione.

L’Oltrepò Pavese punta su Pinot Nero, di cui è il terzo produttore mondiale, vitigno che si esprime con risultati notevoli sia nel Metodo Classico che nei rossi fermi.  Ottimo anche il livello qualitativo raggiunto dai Barbera e dai Riesling, oltre che dai più tradizionali Buttafuoco Storico, Sangue di Giuda e Bonarda. Interessanti anche le Malvasie Passite concentrate nella zona di San Colombano al Lambro.

Nel basso mantovano si distinguono  i Lambruschi,  che danno vita ad espressioni molto particolari, mentre nella zona alta si distinguono i vitigni internazionali, quali cabernet sauvignon, merlot, alcuni dei quali sono sottoposti ad appassimento.

Nell’area del Garda, il Lugana raggiunge punte di eccellenza, insieme al San Martino della Battaglia, una vera e propria chicca che produce vini di ottima fattura. Buone le valutazioni espresse anche sui vini rosè appartenenti alla nuova denominazione ” Chiaretto”.

La Franciacorta continua ad essere il punto di riferimento degli spumanti italiani Metodo Classico, producendo vini di qualità eccellente in grado di competere con i cugini d’Oltralpe. Negli ultimi anni si stanno affermando anche produttori più piccoli e meno blasonati, i prodotti dei quali stanno raccogliendo crescenti apprezzamenti.

Il Moscato di Scanzo e il Rosso di Valcalepio costituiscono, invece, la punta di diamante dell’area bergamasca, mentre nella zona di Brescia merita una particolare nota di merito l’IGP della Valcamonica, che sta riscuotendo un buon successo.

La Valtellina è capace di donare grandi emozioni con i suoi eleganti vini a base di nebbiolo chiavennasca. In particolare crescono in qualità i Rossi della Valtellina, il Valtellina Superiore e lo Sforzato.

Nell’area di Como, Lecco, Varese merita una menzione speciale la IGT Ronchi Varesini, che si aggiudica per la prima volta le 4 Rose Camune, a coronamento del duro lavoro durato anni.

Da quanto sopra detto emerge un quadro molto promettente della Lombardia, regione intenzionata sempre di più a far leva sulla sinergia tra mondo della ristorazione, offerta vitivinicola e turismo del vino.

Per promuovere questa strategia, L’AIS Lombardia ha deciso di spedire le guide Viniplus ai più importanti ristoratori lombardi, in modo da favorire  la diffusione della conoscenza dei vini della Regione, invogliare  i clienti a provare i prodotti locali ed a prediligere come abbinamento i vini a KmO.

Nel complesso Viniplus è una pubblicazione che può essere consultata da tutti: dagli addetti ai lavori, dai soci Ais, dagli appassionati e dai consumatori, come dai neofiti e costituisce uno strumento ideale per raccontare il vino e valorizzare  il territorio.

E’ possibile scaricare l’APP  all’indirizzo www.viniplus.wine  e rappresenta un modo per diffondere la cultura del vino in senso lato ed incentivare l’enoturismo, facendo crescere nel lettore il desiderio di andare a conoscere da vicino le varie realtà produttive e di andare allaa scoperta degli angoli più belli di questa stupenda Regione.