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The Manzoni presenta Magnete, il nuovo menù autunnale

Ambiente esclusivo, design, gioco di squadra, talento e voglia di fare: ecco gli ingredienti per un menù che regala emozioni

Ci sono luoghi che colpiscono al primo sguardo e che riescono a suscitare emozioni che rimangono impresse nella mente. Tra questi il Ristorante The Manzoni, situato in Via Manzoni 5 a Milano, nel cuore del quadrilatero della moda e a pochi passi dal Teatro alla Scala.

L’ambiente scenografico e contemporaneo rende The Manzoni un posto glamour e stimolante, non solo per il cibo

Ambientazioni industriali, gusto minimal, ricordi d’Oriente, piante verdi e rigogliose, tableware total black, stiloso e personalizzato, fanno da cornice ad una sofisticata cucina gourmet, moderna e contemporanea, decisamente sopra le righe. A catalizzare lo sguardo nell’elegante location del The Manzoni sono le sfere bronzee di diverse dimensioni che pendono dagli altissimi soffitti, creando un forte impatto visivo. Le scenografiche teche illuminate, con oggettistica di diverso tipo e gli eleganti arredi firmati dal londinese Tom Dixon, sottolineano che ci troviamo in un tempio del design, oltre che del gusto, in cui tra l’altro tutto è in vendita.

Qui il lusso regna sovrano, anche se si esprime con rigore e semplicità. A ribadire l’anima contemporanea e pop del locale c’è persino la musica di sottofondo, che scandisce il ritmo, come accade durante le sfilate di moda. Avvolti da questa atmosfera ovattata e quasi surreale, il pranzo o la cena si trasformano in un esperienze epica e multisensoriale di altissimo livello, tra inattese sorprese, rimandi alle tradizioni, estrose contaminazioni e audaci sperimentazioni. Il tutto orchestrato con leggiadra maestria e briosa giocosità.

Il segreto del successo: fare squadra unendo diverse diverse doti e abilità

A rendere i piatti opere d’arte ci pensa il giovane e talentuoso chef Giuseppe Daniele, assieme a Gabriele Fiorino – sous chef – coadiuvati dal pastry chef Halit Gajda, che trasforma i dolci in autentici capolavori.

Un trio vincente, capace di conquistare anche i palati più esigenti, che punta sul gioco di squadra oltre che sul talento individuale.

Magnete: il nuovo invitante menù di degustazione autunnale

Dopo l’esordio col menu primaverile Dynamo, continua il percorso di crescita e di ricerca con Magnete, la nuova proposta autunnale, che punta proprio sull’attrazione magnetica. Un processo fisico, chimico e alchemico che parte dall’attrazione per, poi, passare alla trasformazione e giungere all’elevazione. Un’iterazione in continuo movimento, un vortice di emozioni che crescono con l’intercedere delle varie pietanze.

Il percorso di degustazione: impressioni e sensazioni sul nuovo menù Magnete

Il menù di degustazione è, infatti, un viaggio tra sapori, fragranze e consistenze che si snoda tra 7 portate: tre antipasti, un primo, un secondo, un pre-dessert e il dolce. Una sinfonia di sensazioni tattili, visive, gustative e olfattive che si fondono all’unisono in modo armonico, sorprendendo il palato.

L’elevato livello qualitativo, nonché la cura dei particolari, risultano evidenti fin dai minimi dettagli. Il pane, ad esempio, a base di lievito madre, è impastato con farine rare e particolari, mentre i grissini, dalla forma irregolare, croccanti, gustosi e saporiti, sono prodotti in modo rigorosamente artigianale.

Ad aprire le danze come amuse-bouche arriva un mini taco croccante con tartufo nero servito insieme a un intrigante biscotto simile ad un bacio di dama con all’interno dei fegatini. Molti gli spunti che nascono da riflessioni sull’autunno: i vari piatti celebrano, infatti, primizie di stagione, ortaggi, carne e selvaggina, ingredienti con i quali lo chef si mette alla prova per perlustrare nuovi orizzonti del gusto.

Capriolo con polenta fritta

Sapori della tradizione e desiderio di innovazione diventano, così, protagonisti di un articolato racconto, che parte dalla zucca al forno – regina degli ortaggi dell’orto di questa stagione – con crema al parmigiano e tartufo nero. Si passa, quindi, alla ventresca di tonno appena scottata su crema di carote, cipolle rosse marinate e peperone crusco per dare croccantezza, per, poi, atterrare su capriolo con polenta fritta e spugnole che nascondono un cuore di foie gras. Geniale e scenico l’abbinamento dei bocconcini di selvaggina con il vermouth, servito a parte in spettacolari bicchieri da cocktail in metallo che già di per sè sono un capolavoro di design. Un vero tocco di classe, che amplifica il sapore del piatto e contrasta il gusto delicatamente selvatico del capriolo, regalando un crescendo di suggestioni che si succedono in rapida successione. Interessante anche la possibilità data agli avventori di aggiustare il sorso per adattarlo ai propri gusti.

Piatti dalla mise-en-place impeccabile, composti con eccellente senso estetico e gusto cromatico, come sulla tela di un pittore, in grado di rendere il pasto un’esperienza edonistica oltre che gustativa.

Il processo, dunque, è iniziato. La forza magnetica conquista già col suo dinamismo, le sue note sapide ed il suo gusto amabilmente marcato. Qui non è solo l’eccellenza della materia prima a parlare in tutta la sua purezza ed essenzialità, ma anche il ventaglio articolato di combinazioni, fantasiose e non convenzionali, sempre ben calibrate, che non lascia spazio ad altri pensieri.

Ravioli del plin con faraona

Tra un sorso e l’altro di Greco di Tufo, sapido e fresco, si passa al Barbera da abbinare con la crema di nocciola, su cui poggiano i ravioli del plin con ripieno di faraona e champignon. Ancora l’autunno che trionfa in un’esplosione di sensazioni che spaziano tra diverse consistenze e sapori tra loro armoniosamente assortiti, file rouge di tutto il menù, espressione di una perfetta padronanza delle diverse tecniche dell’arte culinaria, delle tecniche di cottura e di una grande conoscenza della materia prima e della sua lavorazione. Un’alternanza tesa, equilibrata e continua di croccantezza, morbidezza, sapidità, tendenza dolce, aromaticità, freschezza, forme e fragranze, che delizia i sensi. A chiudere le percezioni gustative nei ravioli è la nota lievemente acidula della salsa verde, che si aggiunge sul finale alla scia di gustosa sapidità data dal ripieno, che rimane persistente in sottofondo.

Il galletto alla cacciatora firmato dallo chef Giuseppe Daniele

Una cucina creativa e appassionata attenta a garantire sempre la massima godibilità di ogni elemento e singolo componente del piatto, senza, però, mai perdere di vista la sensazione d’insieme. Nel secondo proposto, la narrazione diventa ricordo d’infanzia, di sapori autentici, che mettono in relazione il vissuto, il territorio, la tradizione, l’estro creativo e la superba capacità d’interpretare i prodotti della terra. Sinfonie di carne che raggiungono il massimo livello con il Galletto alla Cacciatora, un piatto appena presentato e già premiato dalla critica, per il quale lo Chef Giuseppe Daniele ha vinto il primo premio ad un recente concorso. Una ricetta ispirata alla cucina dei nonni, un piatto popolare, saporito e considerato prelibato, che al sud si usava consumare solo durante le feste, dove ingredienti come peperone e sottaceti – tipici della cucina calabrese – si amalgamano con tocchi personali, come la polvere di olive disidratate, per dar vita a un tripudio di sapori decisi e intriganti.

I dolci: l’ultimo passaggio per raggiungere la vetta
Pre_dessert: Zucchina trombetta, gel agli agrumi e cervella di vitello fritte

Il mio compito è quello di chiudere il viaggio che è stato intrapreso, un compito impegnativo e di responsabilità. L’ultimo passaggio per arrivare a toccare la vetta”, queste le parole usate da Halit Gajda per introdurre il dessert.

In questo percorso di crescente intensità emotiva, a stupire e incantare, lasciando gli ospiti ammutoliti, è, infatti, anche il pre dessert, un sorbetto di cetriolo con gel di agrumi e cervella di vitello fritte su zucchine trombetta marinata agli agrumi.

Una creazione per eletti alla quale bisogna accostarsi scevri da ogni pregiudizio, chiudendo gli occhi per farsi guidare solo dai sensi. In questa incredibile opera d’arte, l’accostamento quasi irriverente con la cervella potrebbe suscitare qualche perplessità iniziale, ma è sufficiente assaggiare per sfatare ogni tabù.

Un piatto che si presenta come una tavolozza fatta di infinite sfumature, che partono dalla nota croccante e tendente al dolce della zucchina tagliata a julienne e appena scottata, per continuare con la cremosità del sorbetto e la freschezza data dal cetriolo e dagli sbuffi aciduli della crema agli agrumi.

Dessert: Gelato di ricotta coperta da gelatina di barbabietola

La sublimazione dell’esperienza gustativa arriva, poi, con il gelato di ricotta abbinato ad una mousse di pistacchio ricoperta da una gelatina di barbabietola avvolta dal profumo del gin.

Un altro must per cui vale la pena lasciare un piccolo spazio a fine cena. In abbinamento, a solleticare ulteriormente le papille gustative e a stuzzicare l’olfatto, il Moscato Rosa di Kettmeir, con il suo profumo complesso, elegante ed intenso di petali di rosa e chiodi di garofano.

La carta dei vini: ampia scelta con un sommelier che può consigliare i migliori abbinamenti

Ad accompagnare armoniosamente, senza mai sovrastare le pietanze, sono i vini proposti dal sommelier. Un calice diverso per ogni portata, selezionato dalla ben fornita Cantina che comprende le migliori etichette, affiancandole anche con vere e proprie chicche dell’enologia italiana e europea.

The Manzoni: le sorprese non finiscono qui…

Queste sono solo alcune delle sorprese che attendono l’ospite al The Manzoni, che propone tutti i giorni un business lunch à la carte con un antipasto, un primo o un secondo a 30 euro.

Per gli amanti del Teatro alla Scala, tra le proposte è stato pensato anche un menù dedicato che viene servito alle ore 18 per consentire l’ingresso al teatro in orario.

Rivolto ad una clientela internazionale ed esclusiva dal palato raffinato e curioso, alla ricerca innanzitutto di emozioni, questo locale è già riuscito in breve tempo a riscuotere un grande successo. Per essere sicuri di trovare posto è consigliato prenotare con un certo anticipo sia a pranzo che a cena.

Per informazioni

The Manzoni – Via Alessandro Manzoni 5 Milano.

Sito: https://themanzoni.com/it/

Email : reservations@themanzoni.com

Telefono : +39 02 8909 4348 / +39 334 896 3861

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