Inaugurata a Milano la nuova sede AIS
Un centro polifunzionale con cui ampliare i servizi offerti dall’Associazione Italiana Sommelier e far crescere professionalmente i propri Soci
Situata in via Ronchi, 9, in zona Lambrate, la nuova casa dell’Associazione Italiana Sommelier – AIS – è stata pensata per diventare un centro polifunzionale dedicato alla formazione e alla divulgazione del cibo e del vino. All’interno è infatti presente una cucina professionale, un angolo riservato alla biblioteca ed una grande area dedicata agli eventi e alle degustazioni.
La nuova casa dei sommelier mira a diventare un vero e proprio hub dell’enogastronomia, per mettere a disposizione dei propri soci un’offerta formativa sempre più ampia, un nuovo spazio fisico elegante, raffinato e dal design accattivante: non a caso tra gli sponsor troviamo i big del design, come Bertero Projects, Artemide, Massimo Ligeri Marmi, Listone Giordano, Wall&decò, Molteni&C Dada, Moroso, Fantini, TUBES radiatori, Ceramica Simas, IOC project partners, ma soprattutto nuovo spazio per progetti.
Il progetto
Affidato allo studio Bertero Projects, la nuova sede nasce dalla riqualificazione di due edifici esistenti, adattati, senza forzature, alle nuove esigenze progettuali. Il primo, oltre agli uffici operativi, ospita aule didattiche, una biblioteca tematica, una cantina didattica, una grande cucina professionale, una zona lounge, un’area bar e un piccolo spazio verde. Il secondo è destinato a ospitare gli eventi. A unire i due edifici un giardino, in cui un ulivo e una vite simboleggiano la valorizzazione di vini e oli nazionali.
Etica e sostenibilità
La sostenibilità è stata sin dall’inizio uno dei pilastri del progetto: materiali naturali, riutilizzo di scarti di produzione, colori a base di sostanze organiche, tecnologie di ultima generazione per massimizzare il risparmio energetico, sorgenti luminose a Led.
Per la selezione dei prodotti d’interni utilizzati nel progetto, sono state individuate aziende italiane attente alla promozione dell’etica del lavoro e alla capacità di preservare e valorizzare il saper fare e il made in Italy.