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La casa vinicola Sartori tra passato e futuro

È l’ultimo scorcio del 1800: la trattoria di Pietro Sartori rappresenta un indirizzo irrinunciabile per commercianti, uomini d’affari e piccoli industriali della zona ai quali non fa mai mancare un ottimo vino Veronese Rosso. È proprio l’albergo e la sua posizione strategica a trasformare Pietro in un commerciante di vino: la mescita giornaliera al banco e la vendita diretta al pubblico ne rendono urgente l’approvvigionamento costante, così, nel 1898, viene acquistata la prima vigna a Negrar.

La vera espansione arriva, però, con la seconda generazione e porta il nome di Regolo, che crede nell’azienda e spende ogni energia per consolidarne la presenza sul mercato. Grazie a lui l’azienda cresce, i numeri diventano importanti, si migliorano le tecnologie e si acquistano nuovi mezzi lavorando senza sosta. Ma nel 1952 Regolo muore e i due giovani figli assumono la reggenza dell’azienda: Pierumberto, secondo il gergo di famiglia, diventa il Ministro degli Esteri e segue l’aspetto commerciale, mentre a Franco spetta il Ministero degli Interni, ovvero la produzione e la gestione del personale.

Siamo negli anni ’60, l’Italia è un territorio commercialmente ormai “acquisito” e l’azienda apre a Paesi come la Germania, l’Inghilterra e gli Stati Uniti. I poderi di famiglia sono la cassaforte delle varietà viticole più importanti: Amarone, Valpolicella, Soave, realtà da cui scaturiranno sempre grandi soddisfazioni. Verso la fine degli anni ’90 avviene il passaggio di consegne alla guida dell’azienda e l’importante ingresso nel CDA della cantina Sociale di Colognola ai Colli, con cui c’è l’intesa giusta per fondere le competenze di filiera: Colognola quelle produttive e Sartori quelle distributive e di marketing. L’obiettivo è avviare un progetto comune di crescita nell’ambito della produzione e distribuzione di vini in tutto il mondo: l’accordo sancisce l’inizio di una rinnovata consapevolezza fondata su una quantità di vigneti mai conosciuta prima, un fatturato in crescita esponenziale, una disponibilità altrimenti impossibile di uomini, mezzi, conoscenze, esperienza, capacità organizzativa. Il tutto con un completo controllo della filiera produttiva e distributiva del vino, dalla terra fino alla tavola del consumatore.

Oggi Sartori è un’azienda di successo dalla vocazione internazionale che realizza oltre l’80% del suo fatturato in più di 50 Paesi: Europa, America del Nord e del Sud, Russia e Sud Est Asiatico. Le etichette sulle quali punta sono Regolo Valpolicella Superiore DOC Ripasso e Marani Bianco Veronese IGT, vini-brand molto rappresentativi del bouquet della casa vinicola. Andrea e Luca Sartori e i soci di Colognola preferiscono restare fedeli a quello stile sobrio, elegante e senza tempo che più di ogni altra cosa li rappresenta: la vera “innovazione” di Sartori sta nella capacità di adattare i vini al proprio modo di essere, senza mai cedere alle mode effimere del momento.

Il 75% della produzione è destinato al mercato estero: Inghilterra, Germania e Nord America costituiscono le principali aree di distribuzione. Altri mercati in via di espansione sono Russia, Paesi Scandinavi, Giappone, Israele. Per quanto riguarda la strategia commerciale, la casa vinicola sta cercando di posizionarsi nella fascia alta dei prodotti del territorio con una nuova apertura verso l’oriente, con personale italiano residente ad Hong Kong, Singapore e Shangai che si occupa in loco dello sviluppo di questi mercati.

Di seguito i vini degustati nella masterclass tenuta nell’ambito di MWW 2020.

Valpolicella Superiore d.o.c. 2016 – Edizione limitata 120° Anniversario

Caratteristiche: vino di colore rosso granato vivo. Al naso aromi intensi e fini con caratteristiche note di frutti rossi tra cui spiccano la ciliegia e la marasca, accompagnati da leggeri sentori speziati e vegetali.

Al palato il vino è morbido, fresco, ha una bella acidità, tannini piacevoli ed è equilibrato con una buona persistenza.

Abbinamenti: ottimo con arrosti e carni rosse. Si accompagna perfettamente anche a primi piatti saporiti e formaggi stagionati.

“Regolo” Valpolicella Ripasso Superiore d.o.c. 2017

Caratteristiche: vino di colore rosso granato vivo, profumo intenso e persistente, sapore secco e vellutato con sentore di ciliegia, corpo robusto ed armonico.

Abbinamenti: si accompagna idealmente ad una cucina invernale a base di cacciagione, carni arrostite, formaggi saporiti.

„Reius“ Amarone della Valpolicella Classico d.o.c.g. 2015

Caratteristiche: vino di colore rosso intenso con riflessi granati. Profumo etereo e avvolgente, talvolta con note speziate o di frutta secca o di ribes. Sapore pieno e vellutato, di notevole struttura.

Abbinamenti: si accompagna ai piatti importanti, cacciagione, carni ai ferri, formaggi piccanti e stagionati.

“Corte Brà” Amarone della Valpolicella Classico d.o.c.g. 2012

Caratteristiche: vino di colore rosso intenso con lievi riflessi granati tendenti al mattone con l’invecchiamento. Profumo caratteristico con ricordi di confettura di frutta rossa e note speziate. Sapore pieno e vellutato, di corpo persistente con tipici sentori di ciliegia arricchiti da note di vaniglia e cocco.

Abbinamenti: si accompagna a tutte le ricette elaborate con carni saporite e con formaggi di lunga stagionatura.

Corte Brà “Heritage collection” Amarone della Valpolicella Classico d.o.c. 2009

Caratteristiche: vino di colore rosso intenso con lievi riflessi granati tendenti al mattone. Profumo caratteristico con ricordi di confettura di frutta rossa e note speziate ed erbe aromatiche. Sapore pieno e vellutato, di corpo persistente con tipici sentori di ciliegia arricchiti da note di vaniglia e polvere di cacao.

Abbinamenti: si accompagna a tutte le ricette elaborate con carni saporite come brasati e con formaggi di lunga stagionatura.

“I Saltari” Amarone della Valpolicella d.o.c.g. 2011

Caratteristiche: colore rosso violaceo di buona intensità e densità. Profumo speziato di fichi secchi, marasca, erbe aromatiche. Buona persistenza al palato, con tannini eleganti dolci e gradevole tono balsamico vellutato. Equilibrato al retrogusto con grande avvolgenza e piacevolezza.

Abbinamenti: cacciagione di tutti i tipi, stufati, carni rosse alla griglia, formaggi a stagionatura lunga anche leggermente piccanti.