Wine Experience

Alla scoperta dei vini del Libano con Chateau Trois Collines

Presentati a Milano alcuni dei vini più rappresentativi della Bekaa Valley, autentici gioielli della viticultura internazionale                 

La Masterclass dedicata alla Cantina Chateau Trois Collines ci porta in Libano, un territorio di cui in Italia si conosce molto poco, soprattutto dal punto di vista enoico.

Terra di confine dominata da popoli provenienti da diverse aree geografiche che ne hanno influenzato la cultura e le tradizioni, il Libano da sempre è un crocevia tra mondo arabo e occidentale, ponte tra Europa, Asia e Africa, come testimonia la sua leggendaria cultura gastronomica.

La vite fu importata da Babilonia oltre 5000 anni fa, vinificata, poi, ai tempi dei fenici (i primi scritti che parlano dei vini rossi del Libano risalgono, infatti, agli antichi egizi).

Tuttavia, anche se da sempre il Libano gode di condizioni a livello geomorfologico e climatico molto favorevoli alla viticoltura, l’industria moderna del vino si è sviluppata solo di recente per diversi motivi.

Il vino e il Libano

Fino a qualche tempo fa tra divieti della Sharia e le guerre, la coltivazione della vite, un tempo florida nelle zone del porto di Byblos, ha subito una brusca interruzione. Solo nel 19° secolo le concessioni fatte ai non musulmani e le autorizzazioni all’uso del vino nei cerimoniali hanno cambiato la situazione. Fu allora che un gruppo di gesuiti fondò la prima azienda vinicola a Ksara, una cittadina nella Bekaa Valley. L’impulso decisivo arrivò, inoltre, quando i francesi presero il controllo del paese dopo la prima guerra mondiale.

La Bekaa Valley

 

Oggi il 90% dei produttori di vino si concentra nella Bekaa Valley, culla della moderna viticultura, un altopiano che raggiunge i 1000 metri situato a circa 30 km da Beirut, con colline e laghi circondati da montagne con vette ammantate da nevi eterne che guardano il mare.

Il clima freddo d’inverno e caldo d’estate, le notevoli escursioni termiche tra giorno e notte, la vicinanza del lago e del mare, crea i presupposti ideali per una viticultura di montagna di alta qualità. Le uve utilizzate per la vinificazione dei vini libanesi sono soprattutto i vitigni internazionali importati dalla Francia e dalle sue colonie, come lo Syrah, il Pinot Nero e lo Chardonnay, ma esistono anche molti vitigni autoctoni, molto antichi, come l’Obeidi, simile allo Chardonnay, il Merwah e l’Aramon, varietà utilizzate anche per distillare l’Arak.

L’azienda Chateau Trois Collines 

Chateau Trois Collines, fondata nel 2009, è una delle realtà più giovani della Bekaa Valley. Attenta alle rese e all’ambiente, la Cantina produce diverse etichette di alta qualità sia di vini rossi che bianchi.

La storia dell’azienda è molto curiosa: originariamente la terra fu acquistata per farne una miniera, poi durante gli scavi il proprietario sentì il richiamo della natura e trasformò i 120 ettari di terra situati nella parte Nord della Bekaa Valley in vigneto.

Nei terreni dell’azienda vengono coltivate diverse varietà a bacca rossa (tra cui Pinot Noir, Sangiovese, Tempranillo, Agiorgetiko, Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah, Mourvèdre e Grenache) e cinque a bacca bianca  (Chardonnay, Sauvignon Blanc, Assyrtiko, Muscat and Viognier).

La degustazione dei vini più rappresentativi

Ample di Chateau Trois Collines

Tra i bianchi abbiamo degustato Ample 2020, un’etichetta entry level, un vino organico bianco fermo Assyrtiko in purezza realizzato con le uve dell’omonimo vitigno autoctono originario della Grecia, più precisamente della zona di Santorini. Un tipo di vitigno che qui nella Bekaa Valley assume connotazioni veramente molto particolari e identitarie.

Vinificato in acciaio, esibisce un manto giallo paglierino tendente al verdolino luminoso. Al naso al primo impatto si coglie la spiccata mineralità che arricchisce il bouquet floreale, prevalentemente incentrato su note di lime e fiori bianchi, solcati da sbuffi erbacei che si portano dietro una scia speziata, che si accompagna a delicati echi di mandorla dolce. Al palato risulta sapido e beverino. Un vino che esprime tutta la sferzante acidità tipica dei vini di montagna e prelude ad un grande potenziale evolutivo.

Ideale come accompagnamento i piatti speziati della cucina libanese e greca, soprattutto a base di menta, ma ottimo anche da abbinare a specialità della tradizione italiana a base di pesce o verdure. Alcuni esempi di wine-pairing: zucchine alla menta, straccetti di pollo allo zenzero o pietanze ricche di prezzemolo e zenzero.

Chardonnay 2020 – Chateau Trois Collines

Decisamente più evoluto e complesso lo Chardonnay in purezza 2020, varietà a bacca bianca più coltivata al mondo. Alla vista nel calice si presenta giallo paglierino intenso con sfumature che virano verso l’oro. Incipit dato dai profumi terziari (il vino affina in legno), che cedono poi il passo a note floreali di cedro, sentori di frutta gialla e cenni minerali. Equilibrato e morbido, questo vino bianco viene coltivato su vitigni dell’Altopiano caratterizzato da terreni sassosi e ricchi di argilla. Al palato si adatta ottimamente al gusto occidentale per la sua morbidezza, freschezza e sapidità, esibendo un buon equilibrio tra struttura e acidità. Buona persistenza con ritorni di agrumi ed echi di mela. Eccellente da abbinare a piatti di pesce, formaggi.

Syrah 2018 – Chateau Trois Collines

Merita un assaggio a nostro avviso lo Syrah, il vitigno più importante del Libano.

La Syrah arriva in Libano dal vicino Iran e rappresenta uno dei vitigni che meglio esprimono il territorio della Bekaa Valley. Paradossalmente è più bevuto ed apprezzato all’estero che dai locali. Si presenta nel calice di un vivace color rosso rubino, non particolarmente carico, caratteristica del vitigno con sfumature violacee tipiche dei vini che crescono in montagna. Al naso i profumi risultano prevalentemente incentrati sui frutti rossi, ciliegia e frutti di bosco, con intriganti sfumature speziate e ricordi di erbe selvatiche. Un vino dal sorso pieno e avvolgente, sapido, di corpo, con tannini levigati e di grande equilibrio sostenuto da una bellissima acidità che regala grande longevità. Epilogo persistente ed elegante di frutti rossi.

Un vino che si adatta perfettamente ai canoni di gusto occidentale d’eccellente qualità, perfetto in abbinamento con brasato e polenta o con carni speziate.

Per informazioni

https://www.troiscollines.com/