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Fontanavecchia: il debutto della Coda di volpe tra presente e futuro

Una cantina che con i suoi vini ha fatto la storia del Sannio e continua ad esaltarne le potenzialità   

Orgogliosamente del Sannio“. Queste le parole con cui Libero Rillo, titolare della cantina Fontanavecchia, apre il Digital Wine Tasting organizzato il 1 Aprile per presentare i vini più rappresentativi dell’azienda ed illustrare le principali novità.

Fontanavecchia come ambasciatrice dell’eccellenza vitivinicola del Sannio

Collocata alle pendici del monte Taburno, l’azienda fondata nel 1965 dalla sua famiglia a Torrencuso, in provincia di Benevento, è una delle realtà enoiche più importanti di tutta la Campania e del Sannio, zona vitivinicola che gravita intorno alla provincia di Benevento.

Il profondo legame con questa terra ha da sempre spronato l’azienda ad investire sui vitigni autoctoni, diventati espressione dell’eccellenza vitivinicola del Sannio, perlustrando anche percorsi spesso inesplorati. E’ il caso, ad esempio, della Falanghina, la prima nel Sannio ad ottenere il massimo riconoscimento del Gambero Rosso sia per la versione classica che per quella invecchiata.

Una ulteriore attestazione della particolare capacità della Cantina di interpretare il territorio campano arriva nel 2020 con il Tastedevin, premio assegnato dall’Associazione Italiana Sommelier al viticoltore che è riuscito meglio a valorizzare il patrimonio della propria regione. Ad ottenere l’importante riconoscimento nella Guida Vitae 2021 questa volta è l’Aglianico del Taburno – Vigna Cataratte Riserva 2015, premiato per l’ineccepibile livello qualitativo raggiunto.

Fontanavecchia produce una vasta gamma di prodotti (vedi link ai prodotti dell’azienda) per un totale di circa 180.000 bottiglie l’anno, di cui 80.000 di Falanghina e 30.000 di Aglianico, vendute per il 40% sui mercati internazionali.

L’azienda tra presente e futuro: le principali novità

L’azienda guarda al futuro, tra tradizione, continuità e innovazione, introducendo importanti novità.

Continua l’impegno nel portare avanti una viticultura etica, rispettosa dell’ambiente e della terra, rivolto essenzialmente alla sostenibilità (si sta lavorando per ottenere anche la certificazione vegana). C’è stato anche un cambio di testimone nella guida della Cantina: l’enologo toscano Emiliano Falsini è subentrato, infatti, ad Angelo Pizzi, che l’anno scorso è andato in pensione.

Sono stati introdotti e/o pianificati alcuni cambiamenti nei processi produttivi e si è deciso di variare le tecniche di vinificazione personalizzandole a seconda dei diversi cru.

Debutta, inoltre, per la prima volta, la Coda di Volpe, un bianco fermo che nasce dal progetto di recupero di una varierà tipica campana ancora poco conosciuta, frutto della volontà di continuare nell’opera di valorizzazione del patrimonio identitario del Sannio, puntando anche sui vitigni autoctoni minori.

Il debutto di Coda di Volpe 2020

In particolare, questa etichetta è il risultato di un lungo lavoro di sperimentazione in corso da diverso tempo, che quest’anno ha prodotto finalmente i risultati attesi. La coda di volpe – nome che deriva proprio dalla forma particolare del grappolo – è, infatti, un vitigno difficile, che richiede un perfetto tempismo nella vendemmia e abilità nella vinificazione.

Quest’anno, per la prima volta, è stata imbottigliata l’annata 2020, ottenuta con uve provenienti da vecchie vigne di 24 anni coltivate a Buyot. Un vino che per la sua rotondità incontra i gusti di coloro che prediligono vini più delicati e meno aromatici e freschi, costituendo, così, una valida alternativa alla Falanghina.

La degustazione dei vini Top dell’azienda

In degustazione sono stati proposti Coda di Volpe 2020, Falanghina Docg 2020, Aglianico del Taburno DOCG 2017, Vigna Cataratte 2015 – Aglianico del Taburno DOCG Riserva.

Tutti vini in grado di esprimere le diverse sfaccettature di questa bellissima zona estremamente vocata per il vino. In accompagnamento è stato proposto un servizio di Delivery realizzato da “La Cantina di Manuela” di Milano, ristorante dove si possono trovare i vini di questa cantina.

Coda di Volpe 2020

La bottiglia che abbiamo avuto il piacere di degustare è stata imbottigliata circa 20 giorni fa.

Esame visivo: color giallo paglierino con riflessi verdolini lucenti.

Esame olfattivo: profumi delicati con corredo aromatico ed intensità non particolarmente accentuati. L’esordio è caratterizzato da tenui note fruttate di frutta gialla, che si mescolano a sentori di agrumi con ricordi di bergamotto. Lentamente fanno capolino sfumature lievemente minerali e speziate con vaghi echi di zenzero, timo e aneto.

Esame gusto-olfattivo: fine, elegante, composto, pulito. Vino che colpisce, soprattutto, per la sua rotondità e per la piacevole quanto equilibrata vena acida, che rimane in bocca anche grazie al finale dai ritorni agrumati.

Abbinamenti: ideale con insalata di piovra, pomodorini e patate.

Falanghina Docg 2020

La Falanghina rimane uno dei vini iconici di Fontanavecchia, dal grandissimo potenziale, vinificata sia in versione spumante (come in Nudo Enoico extra dry metodo Charmat) che in bianco da invecchiamento (come il Facetus o Libero Vendemmia Tardiva).

Anche la Falanghina che abbiamo degustato è in bottiglia da circa un mese e, seppur ancora un po’ giovane, non delude.

Esame visivo: vivace color paglierino.

Esame olfattivo: profumi all’inizio ancora un po’ serrati, ma lasciando ossigenare un po’ il calice rivela in sottofondo sentori floreali di acacia, biancospino e altri fiori di campo, che cedono il passo a nuance di frutta gialla con ricordi di melone, pesca, mela cotogna. A seguire tocchi di spezie e toni erbacei.

Esame gusto-olfattivo: gusto molto equilibrato anche se sostenuto da una vibrante spalla acida ben stemperata da una buona sapidità e struttura.  Si congeda con ritorni varietali e agrumati.

Abbinamenti: ottimo con insalata di mare.

Aglianico del Taburno

Altro vino che esprime degnamente tutte le potenzialità del territorio è l’Aglianico, un vitigno difficile caratterizzato da tannini molto aggressivi e indomiti, buona acidità, colore e struttura. L’obiettivo di Fontanavecchia è quello di renderlo elegante, nel rispetto delle sue caratteristiche varietali, risultato che viene raggiunto sia nella versione classica che nella riserva, seppur in modo diverso.

Aglianico del Taburno DOCG 2017

E’ un Aglianico caratterizzato da una grande bevibilità, piacevole anche nei primi anni di vita.

Esame visivo: trasparente rosso rubino con riflessi vivaci che virano verso il violaceo.

Esame olfattivo: incipit intenso principalmente incentrato sui frutti di bosco con riconoscimenti di ribes nero. Arricchiscono il ventaglio olfattivo cenni speziati di pepe nero, noce moscata ed echi di chiodi di garofano e note lievemente minerali.

Esame gusto-olfattivo: buona acidità, caratterizzata da una buona tessitura tannica vigorosa ma al tempo stesso ben integrata nei volumi.

Abbinamenti: ideale con risotto San Massimo alla milanese con midollo alla piastra.

Vigna Cataratte 2015 – Aglianico del Taburno DOCG Riserva

Le uve provengono da una sola vigna: è il cru storico pluripremiato dell’azienda, una riserva invecchiata in barrique e in tonnot con affinamento finale in bottiglia di almeno sei mesi. Qui l’Aglianico del Taburno raggiunge veramente le sue massime espressioni: intenso, complesso, elegante.

Esame visivo: color rubino intenso, quasi impenetrabile, con vivaci riflessi granato.

Esame olfattivo: vino di grande complessità, intensità ed eleganza. Esprime gradevoli profumi di viola essiccata, che sfumano in inebrianti profumi fruttati di ciliegia e mora. Poi è un crescendo di sensazioni olfattive: spezie, note balsamiche e tostate e poi riconoscimenti di polvere di caffè, cenni di liquirizia ed echi di erbe officinali.

Esame gusto-olfattivo: un vino aristocratico, fresco, sapido, dalla componente fruttata predominante, dotato di grande ed elegante struttura. Un vino dalle grandi potenzialità.

Abbinamenti: ottimo con ossobuco di vitello su purea di patate.

Per informazioni:

Fontanavecchia

Via Fontanavecchia – 82030 – Torrecuso (BN)

info@fontanavecchia.info

https://www.fontanavecchia.info/

 

I vini di Fontanavecchia a Milano si possono trovare presso:

La Cantina di Manuela – una cucina di qualità presente nella Guida MICHELIN Italia 2021 – è in via Giulio Procaccini, 41 e in via Carlo Poerio, 3 a Milano.