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Fattoria Il Capitano: modernità e versatilità del Chianti Rufina Riserva

Fattoria Il Capitano, un interessante viaggio enologico tra diverse annate del cru Poggio per scoprirne evoluzioni e potenzialità                

L’Azienda Agricola Balbi, conosciuta come Fattoria Il Capitano, è una piccola azienda a conduzione familiare situata a Pontassieve, a pochi chilometri da Firenze, nel cuore dell’incantevole zona del Chianti Rufina, una delle aree vitivinicole più prestigiose anche se ancora poco conosciute della Toscana.

Due parole sul Chianti Rufina

Il Chianti Rufina rappresenta, infatti, una sottozona del Chianti Classico che si distingue per l’eccellenza qualitativa e la grande capacità di esprimere un territorio da sempre estremamente vocato per il vino. Situata a nord-est di Firenze, questa piccola denominazione si estende su circa 750 ettari di vigneti, abbracciando i comuni di Rufina, Pelago, Pontassieve, Londa e Dicomano. La storia del Chianti Rufina affonda le radici nel Medioevo, quando le terre della Toscana erano già famose per la produzione di vini di alta qualità. Tuttavia, è solo nel XVIII secolo che inizia a consolidare la sua reputazione, grazie all’opera di Cosimo de Medici e delle grandi famiglie fiorentine che investirono nella viticoltura e nella promozione dei vini locali. Il Chianti Rufina ottenne il riconoscimento ufficiale come sottozona del Chianti Classico nel 1932, una testimonianza della sua particolarità e unicità.

L’azienda, il territorio e i suoi punti di forza

Custodita tra Appennino e colline, quest’area gode di un microclima ottimale che regala ai vini freschezza e complessità aromatica. Il terreno argilloso-calcareo, su cui sorgono i vigneti, contribuisce, inoltre, ad accrescere finezza olfattiva ed eleganza. La Tenuta si estende per circa 30 ettari di terreno, di cui 20 dedicati all’uliveto e 8 ai vigneti, ed è circondata da boschi, fonte di grande biodiversità. A testimoniare la vocazione per l’ospitalità c’è il grazioso B&B, dove gli ospiti possono rilassarsi immersi nella campagna toscana in attesa di degustare i vini della Cantina, eccellente punto di partenza per perlustrare anche i bellissimi dintorni. Fondata nel 1877 da Francesca Campanari Balbi, la Cantina rappresenta una realtà storica del territorio che ha visto succedersi quattro generazioni di donne, che hanno mantenuto vivi i valori familiari e la tradizione agricola per oltre un secolo. Oggi questa dinamica realtà è affidata a Stefano Alacevich e ai suoi fratelli, che qui producono vino e olio.

Il progetto Terrelectae

La Fattoria Il Capitano è una delle aziende partecipanti al progetto Terrelectae, una selezione di 21 produttori del Chianti Rufina impegnati a produrre vini di altissima qualità attraverso pratiche viticole e enologiche rigorose finalizzate a far rendere al meglio le uve raccolte su terreni selezionati. Come suggerisce il nome stesso, le “Terre Elette” rappresentano i vigneti di eccellenza all’interno della denominazione, selezionati per le loro caratteristiche uniche di suolo, esposizione e microclima. Questi vigneti producono uve di altissima qualità, che danno vita a vini di pregio straordinari, capaci di invecchiare e migliorare nel tempo.

I vini della Fattoria Il Capitano

L’azienda attualmente produce circa 3.000 bottiglie, tra cui diverse tipologie di Chianti Rufina, il rosso Colli della Toscana Centrale I.G.T. Cabernet Sauvignon “Voltorio”, il Rosato Toscano I.G.T. “Torricella” Biologico ed il Vin Santo del Chianti Rufina DOC, un vero e proprio capolavoro di enologia. Tra le etichette di punta dell’azienda merita una menzione il Chianti Rufina DOCG Riserva Vigneto Poggio Terraelectae, un vino sangiovese in purezza prodotto dalle uve di vigne di 25 anni di età raccolte sul cru dell’azienda. Situato a 150 metri sul livello del mare, questo terroir di natura argilloso-calcarea gode di un’esposizione ottimale (nord-ovest – sud-est).

Il Chianti Rufina Riserva Vigneto Poggio di Fattoria Il Capitano: tra tradizione e innovazione

Questo vino nasce da un singolo vigneto situato a 150 metri sul livello del mare, con esposizione nord-ovest – sud-est e un terreno argilloso-calcareo, ideale per il Sangiovese. Le viti, allevate a cordone speronato e guyot, hanno 25 anni e producono circa 70 quintali di uva per ettaro. L’affinamento del Chianti Rufina DOCG Riserva Vigneto Poggio dura 30 mesi, di cui almeno 18 in botti di rovere francese, seguito da un periodo in bottiglia. Questo processo conferisce al vino un bouquet complesso e armonioso, con note di frutti rossi, spezie e tabacco, rendendolo ideale per accompagnare carni rosse e bianche, formaggi stagionati e primi piatti saporiti.

Il percorso di trasformazione verso un Chianti più piacevole e contemporaneo

Dall’arrivo dell’enologo Maurizio Alongi, grande esperto di Sangiovese e Chianti, l’azienda sta intraprendendo un percorso di profonda trasformazione, finalizzato a proporre un sangiovese più contemporaneo, in grado di incontrare il gusto anche delle più giovani generazioni. Un vino che da una parte si presenta fresco, immediato e piacevole, dall’altra conserva intatta tutta la raffinata eleganza di questo grande rosso italiano, stemperandone la tipica solennità. In continuità con il passato, rimane la scelta stilistica di produrre una Riserva costituita esclusivamente da Sangiovese in purezza, affiancata dalla decisione di introdurre importanti cambiamenti a livello agronomico e nelle tecniche produttive. Tra le principali novità, il passaggio dal cordone al buyot, una forma di allevamento che garantisce una migliore performance e calibrazione del legno, che non deve risultare troppo invasivo, ma deve solo fare da corredo al frutto.

Degustazione verticale del Chianti Rufina Riserva Vigneto Poggio

La verticale delle diverse annate del Chianti Rufina ha permesso di mettere a confronto le annate 2018, 2019, 2020 e 2021, le ultime tre siglate col marchio collettivo volontario Terrelectae. Questo ha consentito di constatare sia l’eccellenza qualitativa di questo vino che il percorso evolutivo.

Chianti Rufina Riserva – La Fattoria Il Capitano 2018

Nel calice si presenta rosso rubino con riflessi che virano verso il granato. Al naso esibisce profumi variegati e intensi. Sentori spiccati di spezia con riconoscimenti di liquirizia e chiodi di garofano fanno da corredo a fragranze di frutti di bosco maturi, prugna e more di rovo impreziosite da tocchi balsamici. Al palato la struttura è robusta e aristocratica, con tannini ancora baldanzosi, che mettono in risalto una piacevole sapidità. Un Chianti che interpreta in modo eccellente il carattere più tipico e tradizionale del Sangiovese.

Chianti Rufina Riserva – Vigneto Poggio – Terrelectae 2019

L’annata 2019 inizia a mostrare i primi segnali di cambiamento. Dalla vivida tonalità color rubino, il corredo odoroso si apre con note floreali di viola, che s’intrecciano con nuance di amarena, lampone ed effluvi di tabacco dolce. Il palato è caldo e avvolgente, assecondato da tannini vivi, ben bilanciati, che esaltano la chiusura sapida.

Chianti Rufina –Vigneto Poggio –Terrelectae 2020

L’annata 2020 esprime già in modo compiuto la nuova idea di Chianti Rufina che l’azienda vuole proporre, destinata ad affinarsi ed evolvere ulteriormente negli anni successivi. L’occhio è catturato dallo splendido color rosso vermiglio, mentre il naso è sedotto dal brioso succedersi di diverse sensazioni olfattive, sempre caratterizzate da grande finezza e intensità. Profumi floreali di iris e viola mammola cedono il passo a note fruttate di ciliegia e lampone, accompagnate da cenni balsamici e di spezie, con cui si integrano alla perfezione. Al sorso risulta fresco, dinamico e piacevole, con tannini, sapidità e freschezza ben dosati che accompagnano un epilogo lungo e abbastanza persistente. Il risultato è un vino che prende le distanze dal classico Chianti, complesso e impegnativo, per offrire un’esperienza sensoriale più piacevole, immediata e moderna, capace di esprimere un grande carattere distintivo.

Chianti Rufina Riserva – Vigneto Poggio – Terrelectae 2021

Un vino ancora giovane che lascia però intravedere una grande potenzialità. In primo piano profumi di frutta fresca, fiori e spezie. Al palato è di corpo medio, con tannini equilibrati e buona acidità. La stagione ha visto una gelata ad aprile, un maggio piovoso e tiepido, e un caldo asciutto persistente fino a ottobre.

A rendere la degustazione ancora più intensa ha contribuito l’affascinante ed esclusiva location dell’ex fabbrica Barattini & C. Galvanotecnica Bugatti, uno spazio unico nel suo genere situato nel cuore di Milano, in zona Tortona, figlio di un restauro conservativo avvenuto tra il 1996 e il 1999 a cura dell’ingegner Achille Balossi Restelli, con la consulenza artistica dell’architetto Luigi Caccia Dominioni.

Per informazioni

https://www.fattoriailcapitano.com/