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Ristorante Procaccini: il nuovo locale fine dining dello chef Emin Haziri

Una destinazione imperdibile per gli appassionati di cucina d’autore alla ricerca di esperienze uniche in un ambiente di gran classe

A Milano, al civico 33 di via Procaccini, ha aperto recentemente un nuovo ristorante di fine dining, chiamato esattamente come la via nella quale si trova. Procaccini rappresenta il primo passo di una serie di diverse aperture che il gruppo al quale appartiene ha intenzione di fare in Italia e all’estero. Ospitato in una location moderna ed elegante, questo nuovo tempio del gusto possiede tutto ciò che si può desiderare per trascorrere una serata piacevole e rilassante all’insegna del gusto: cocktail bar, chef’s table, proposta enogastronomica esclusiva, divanetti e perfino un pianoforte.

La location: gusto estetico ed eleganza in un ambiente accogliente e raffinato

Dall’esterno, soprattutto la sera, il ristorante Procaccini attira l’attenzione dei passanti con la sua ampia vetrata illuminata, dalla quale si possono chiaramente ammirare gli eleganti interni, dallo stile industriale e minimalista, che evocano le atmosfere dei bistrot parigini. Il design del ristorante, curato dall’architetto Alberto Baronio (Studio Archea) con l’interior designer Andrea Raso, richiama atmosfere anni ’70 con tocchi eclettici. Divanetti in velluto color verde smeraldo e poltroncine color rosa antico e verde tenue, si alternano a sgargianti divanetti verde smeraldo, sapientemente accostati a tavoli marmorei dal giallo abbagliante, con il bronzo a fare da filo conduttore. Arredi raffinati, lampade di design, finiture di pregio, cromie abbinate con gusto impeccabile conferiscono all’ambiente un tocco di sofisticata eleganza, mentre le tonalità calde delle pareti, abbinate all’illuminazione soffusa, creano un’atmosfera intima e accogliente. Gli interni giocano su contrasti cromatici tra superfici lucide e opache, con accostamenti di colori che vanno dalle laccature color pavone al marmo breccia di Capraia. Accostamenti particolari che anticipano già il concept anche della proposta culinaria: offrire ai clienti un’esperienza fuori dagli schemi in un ambiente di gran classe. Le pareti in juta, i pavimenti in legno e cassettoni e i tavoli con piano in vetro opaco creano un ambiente raffinato e accogliente. Un elemento distintivo del locale è la cucina a vista con lo chef’s table in marmo e sgabelli in velluto, oltre a strutture in ottone brunito retroilluminate che espongono la cantina a vista. Per aggiungere un tocco di eleganza, un pianoforte a coda suona dolcemente ogni sera, creando un sottofondo musicale rilassante.

Il grande bancone per sorseggiare cocktail o chiudere la serata in bellezza con un amaro o un liquore pregiato

Appena varcata la soglia, a catturare l’attenzione è il grande e ben fornito bancone, dove fa bella vista di sé una vasta gamma di liquori pregiati e vere e proprie chicche artigianali, capaci di stuzzicare la curiosità di esperti intenditori, come il Brandy della distilleria Berta o il Gin Jo Brezza Adriatica, un gin realizzato con diverse botaniche, tra cui una segreta selezionata dallo chef in persona, che evoca la brezza del mare, un vero capolavoro. Lo spazio bar, al quale i proprietari tengono molto, è un luogo dove è possibile accomodarsi, prima di cena a degustare un cocktail o dopo cena per completare il pasto con un digestivo o con una delle tante chicche artigianali presenti in carta.

La cucina a vista dove ammirare la brigata al lavoro e lo chef’s table, un concept moderno che rende l’esperienza sensoriale ancora più interattiva

Il cuore pulsante del locale è la bellissima e grande cucina a vista, che permette di ammirare lo chef e la sua brigata, composta da ben 8 persone, al lavoro. Per assistere da vicino ad uno show cooking live, seno disponibili 4 posti allo chef’s table proprio in prima fila di fronte allo chef, un’opportunità per cercare di carpire i segreti delle sfiziose ricette presenti in menù.

Due parole sul giovane e talentuoso chef Emin Haziri, tra i soci fondatori di questo nuovo locale

A guidare la brigata in cucina è lo chef Emin Haziri, recentemente entrato nella Top List di Vogue. Il giovane talento, che si è aggiudicato la prima stella all’età di 25 anni, è uno dei tre soci fondatori del ristorante, approdato qui dopo aver lasciato il Grand Hotel di Courmayer. Ventottenne di origini kosovare, seppur molto giovane, Haziri ha maturato una significativa esperienza lavorando presso alcuni dei più grandi nomi della ristorazione italiana, come Cannavacciuolo (con cui ha collaborato sia al Bistrot Cannavacciuolo di Torino che a Villa Crespi), Enrico Bartolini, Carlo Cracco. Non mancano inoltre esperienze internazionali al Le Petit Nice Passedat e al Noma. Ora è giunto il momento di mettersi in gioco, affrontando le sfide di una piazza come Milano.

La proposta gastronomica

Il ristorante propone una cucina d’autore d’alto livello, ma anche una selezione di prelibati frutti di mare crudi e caviale, un’opzione che solitamente non si trova nei ristoranti stellati. L’idea di cucina dello chef si declina in tre menù degustazione: vegetariano, standard ed il “Viaggio dello Chef”. Il primo è un inno alla natura e alla stagionalità, con piatti che celebrano il mondo vegetale, mentre il secondo propone una reinterpretazione contemporanea della tradizione culinaria. Il Viaggio dello Chef rappresenta un’esplorazione del percorso professionale di Haziri ed ha come protagonisti alcuni dei piatti più iconici dello chef, che hanno decretato il suo successo negli anni (vedi articolo).

Oltre ai menù degustazione, gli ospiti possono optare per il “menù alla carta”, che presenta piatti innovativi come “Patate, porcini e nasturzio” e “Spaghetto all’anguilla affumicata, scarola, limone salato e quinoa”, e dessert come “Banana, Miso e bergamotto” e “Fragola, lampone, rosa e acetosella”. La proposta “alla carta” include anche una selezione di crudo di pesce, con prelibatezze come gamberi rossi di Mazara e tonno rosso del Mediterraneo, esaltate in piatti “sartoriali” dallo chef Haziri.

L’obiettivo del locale è quello di proporre agli ospiti una scelta in grado di accontentare tutti i gusti con piatti che abbiano innanzitutto sapore, oltre che essere belli da vedere, senza trascurare nessun particolare per far vivere all’ospite un’esperienza sensoriale completa: abbinamento cibo-vino, servizio del personale di sala, intrattenimento, eccellenza delle materie prime.

La cantina: un viaggio enologico tra grandi nomi, etichette rare e piccole cantine

Uno dei punti di forza del locale è anche la capacità di proporre un eccellente abbinamento tra cibo e vino, osando a volte anche su accostamenti inconsueti e stravaganti, che risultano sempre assolutamente azzeccati, con il solo obiettivo di elevare l’esperienza gustativa nel suo insieme.

La carta dei vini, curata dal giovane e competente sommelier Marco Sanna, conta al momento oltre 370 referenze, ma ci saranno ulteriori evoluzioni. Sanna, formatosi tra le colline di San Gimignano e Montalcino e, poi, a Milano, ha creato una selezione che riflette il suo gusto personale e la sua vasta esperienza enologica, che comprende alcune chicche sia nazionali che internazionali. Tra le etichette spiccano sia champagne, vini di Borgogna e rossi toscani, che vitigni dimenticati e fuori dai canoni. Oltre alle etichette più prestigiose, e rare da trovare, come il celebre Palazzo Lana di Berlucchi, troviamo in lista anche piccoli viticoltori, vere e proprie chicche dell’enologia, che si distinguono per la loro eccellenza produttiva e artigianalità dall’ottimo rapporto qualità prezzo. La carta si distingue anche per la presenza di diverse annate, che si prestano a vere e proprie “verticali”, offrendo agli ospiti l’opportunità di cogliere le differenze tra diverse referenze di uno stesso vino. Per proporre un servizio ancora più esclusivo e diversificato, a breve entreranno in lista anche vini provenienti da paesi oltre oceano, come la Nuova Zelanda e il Cile. Sanna è un sommelier che rompe gli schemi, proponendo anche abbinamenti inediti e andando alla ricerca di prodotti di nicchia ed esclusivi, per meglio esaltare i sofisticati piatti dello chef, sempre compatibilmente con i gusti e le esigenze degli ospiti. Potremmo dire un perfetto sodalizio tra cibo e vino.

Il servizio: un’accoglienza calorosa e di gran classe

Il servizio in sala del Procaccini è affidato ad un Maitre de Salle dal curriculum molto qualificato, che ha maturato una grande esperienza professionale sia in Italia che all’estero, tra cui New York, coadiuvato dai giovani ragazzi, tutti molto affabili e impeccabili, che contribuiscono a creare un’accoglienza informale e calorosa. La professionalità e competenza del personale si fondono con un’empatia capace di far sentire ogni ospite in armonia con l’ambiente e con l’esperienza di gusto.

Il Ristorante Procaccini si preannuncia come un luogo dove l’eleganza e la raffinatezza si incontrano con l’alta cucina, offrendo un’esperienza unica nel panorama metropolitano milanese. Un appuntamento imperdibile per chi desidera immergersi in un viaggio gastronomico all’insegna della qualità e della cucina d’autore.

Per informazioni

Ristorante Procaccini Milano

Via Procaccini 33, Milano

Aperto tutti i giorni, dalle 19.30

Tel. 02-77091277

milano@procaccini.com

procaccinimilano.com

@procaccinimilano