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Podere Vito Cardinali: un grande atto di amore per le Marche

Dall’acciaio alla produzione di vino, la giovane Cantina di Vito Cardinali e i suoi vini che celebrano il territorio marchigiano

Quella della Cantina Vito Cardinali è una bellissima storia di amore per il vino e per la propria terra di origine. A raccontarcela è direttamente Vito Cardinali, durante la presentazione dei suoi vini il 26 di settembre al Ristorante Canzian di Milano. A supportarlo, il giovane enologo Enrico Simonini, la responsabile commerciale e l’illustre socio ed amico Emilio Pedron, persona autorevole nel mondo del vino.

Il sogno da ragazzo di Vito trasformato in realtà

Imprenditore visionario, uomo dal grande temperamento, Vito Cardinali ha avuto una lunga e prosperosa carriera nel settore siderurgico, prima di decidere di dedicarsi alla vinificazione. La passione per il vino nasce fin da quando era bambino, nei suoi anni trascorsi in campagna. Poi, però, come spesso accade, la vita lo porta ad intraprendere una strada diversa, dalle Marche fino Milano. All’età di 84 anni, più determinato che mai, guidato dal desiderio di interpretare l’anima autentica del territorio d’origine, torna nella sua terra natia per dar vita al Podere Vito Cardinali, un progetto nato per rendere omaggio alla tradizione agricola del suo paese.

Il fascino di Morro d’Alba e del suo terroir

L’azienda, situata nella Contrada Sant’Amico nel cuore delle Marche, a pochi chilometri dal mare, è immersa nelle verdi e spettacolari colline di Morro d’Alba, un territorio poco conosciuto ma dal grande potenziale, estremamente vocato per la produzione di vino. I vigneti sono posizionati ad anfiteatro a circa 200 metri d’altezza, sottovento, con l’obiettivo di ridurre al minimo il tempo tra raccolta e produzione, in modo da preservare al massimo l’integrità dell’uva e garantire la massima eccellenza qualitativa. Il terreno, di matrice sabbiosa e argillosa, capace di trattenere l’acqua e di affrontare al meglio momenti siccitos, come quelli degli ultimi anni, conferisce eleganza, mentre le brezze marine arricchiscono il corredo aromatico e gustativo, apportando una piacevole sapidità.

La storia dell’azienda e il desiderio di valorizzare il territorio di Morro d’Alba

La Cantina, che fa parte della Holding con una piccola partecipazione personale di Vito Cardinali, è stata ufficialmente creata circa 3 anni fa. Il Podere di Vito Cardinali è stato realizzato in diversi passaggi. I primi ettari furono acquistati da Vito Cardinali negli anni ‘70. Poi nel 1977 la decisione di dar vita al Podere che porta il suo nome, che prima operava basandosi su uve conferite da terzi, per poi passare a quelle dei vitigni di proprietà. La cantina, costruita nel 2021, è stata progettata per preservare la qualità delle uve appena raccolte, grazie anche a studi dettagliati del suolo condotti in collaborazione con l’istituto ISVEA e l’enologo Enrico Simonini. Nel giugno 2024 è stata inaugurata una nuova cantina ipogea, perfettamente integrata nel paesaggio e in linea con i principi di sostenibilità e di economia circolare, valori cardine della filosofia aziendale.

I principi e la filosofia del Podere Vito Cardinali

Tutto nell’azienda parte dalla terra, che “deve essere innanzitutto bella” come spesso ripete Vito Cardinali. La visione aziendale è incentrata sul desiderio di preservare e valorizzare un patrimonio ancora poco conosciuto, quello delle dolci colline di Morro d’Alba, adottando un approccio rispettoso dell’ambiente, con pratiche agricole come l’inerbimento e il sovescio. Tra vigneti, uliveti e frutteti, ogni decisione aziendale è volta a promuovere la bellezza naturale di questi luoghi idilliaci, in perfetta armonia con la cultura contadina delle Marche, rispettando l’equilibrio tra uomo e campagna. Grande importanza è attribuita anche alla sostenibilità e all’economia circolare. A garantire l’eccellenza qualitativa contribuisce il grande lavoro di microzonazione, finalizzato a preservare ed esaltare il carattere tipico e peculiare di ciascun vitigno, permettendogli di esprimersi al meglio.

Ogni gesto, ogni scelta all’interno dell’azienda è pensata per rispettare e valorizzare l’ambiente. L’obiettivo è quello di produrre vini che non solo esprimano il meglio del territorio, ma che lo facciano rispettando l’ambiente e promuovendo sostenibilità e biodiversità. A testimoniare questi principi, distese di campi d’orzo si alternano ad alberi di frutta e a uliveto, dai quali si produce un pregiato olio extravergine d’oliva. Dei cento ettari aziendali, inoltre, solo 35 sono dedicati alla vigna, la maggior parte coltivati a Verdicchio e appena cinque a Lacrima.

I vini del Podere Vito Cardinali

L’azienda attualmente produce sono 2 referenze: “Costa Lisiano“, un rosso IGT ottenuto da uve di Lacrima di Morro D’alba, un vino intrigante che nonostante la giovane età è già stato premiato nell’ultima edizione 2024 di Doctor Wine, e “Vito“, un Verdicchio dei Castelli di Jesi, simbolo per eccellenza dell’enologia marchigiana. Due vini raffinati, eleganti e di grande personalità, che hanno affrontato in modo eccellente le sfide climatiche dell’annata, tra siccità e peronospora, ai quali si aggiunge la pregiata produzione di olio d’oliva.

“Costa Lisiano”: una interpretazione inedita e sopra le righe di uno dei vitigni principe del Territorio

Il “Costa Lisiano”, fiore all’occhiello dell’azienda, è un omaggio al terroir di Morro d’Alba. Viene prodotto da uve di vigneti autoctoni di Lacrima, esposti a sud-est, di natura calcarea, invecchiati in acciaio per lasciare inalterati i profumi, con sosta sulle fecce fini per sei mesi. È il vino che forse meglio rappresenta l’animo innovativo dell’azienda nonché il grande potenziale del territorio che ritroviamo anche in etichetta, che raffigura i camminamenti della ronda della cinta muraria di Morro d’Alba.

Un vino decisamente interessante a base di Lacrima in purezza. Moderno, di grande bevibilità, incanta la vista con il suo bellissimo manto rosso rubino dalla tonalità tenue, animato da vivaci riflessi color porpora. Il naso è sedotto da un pot-pourri di sensazioni coinvolgenti ed inebrianti. Incipit di suadenti nuance floreali di rosa e viola, che cedono il passo a profumi di frutti di bosco, ciliegia e carruba che sfumano in un’intrigante scia speziata. Il sorso è snello, leggero, brioso e vellutato, risultato di una lunga macerazione. La piacevole acidità invoglia a tornare all’assaggio con tannini morbidi e non impegnativi ed un finale lungo e sapido. Una Lacrima lavorata in modo originale e inconsueto, che strega con la sua vivace personalità, che si svela piano piano, in modo quasi sornione. Eccellente sia come aperitivo, se servito a bassa temperatura, che per accompagnare il pasto, abbinato a piatti raffinati e sofisticati come il risotto al limone e liquirizia dello chef Daniel Canzian o ad una cucina orientale, come pollo con curry.

Vito Classico Superiore – Verdicchio dei Catelli di Jesi

Il “Vito Classico Superiore”, un Verdicchio dei Castelli di Jesi, rappresenta uno dei vitigni più celebri e simbolici delle Marche. Questo vino nasce da uve accuratamente selezionate a mano, provenienti da vigne di circa 25 anni d’età e coltivate in particolari parcelle. Dopo la raccolta manuale, il vino viene vinificato in acciaio per sei mesi. Al naso emergono delicati profumi di fiori bianchi, agrumi e mandorle, accompagnati da un finale sapido e duraturo. In bocca, la vivace freschezza iniziale lascia spazio a una persistente e ricca nota sapida. È un vino che esprime pienamente il legame con il territorio e il rispetto per la natura dell’azienda. Un vino ancora giovane, ma che denota già un grandissimo potenziale evolutivo. Grande attesa per il nuovo progetto dell’azienda, la Riserva di Verdicchio, che uscirà l’anno prossimo.

Per informazioni

https://www.vitocardinali.com/